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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Porto Empedocle

Rigassificatore di Porto Empedocle, Di Caro presenta interrogazione: monta la protesta

Si scalda il dibattito pubblico intorno alla realizzazione dell'impianto, per quanto al momento Enel Energia non abbia ancora presa posizione

Rigassificatore di Porto Empedocle, si fanno sempre più insistenti le voci sull'ipotesi di realizzazione dell'impianto e si infuoca il dibattito politico intorno alla vicenda.

A presentare un'interrogazione parlamentare all'Ars è il deputato M5S Giovanni Di Caro, il quale richiede un'audizione dell'assessore regionale al Territorio Salvatore Cordaro e i vertici dei dipartimenti Ambiente e Urbanistica della Regione: l'oggetto della interrogazione è, appunto, verificare le autorizzazioni della struttura e l'effettiva realizzazione del rigassificatore.

“Dopo circa quattordici anni dal parere favorevole espresso dalla Capitaneria di Porto per la realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle, progetto che venne gradualmente accantonato, con l'attacco militare della Russia in Ucraina, la costruzione dell'impianto è tornata in auge - dice Di Caro .. Il Tar ha anche recentemente sciolto il nodo Via (Valutazione di impatto ambientale) che permetterebbe a Enel di realizzare il sito di trasformazione e distribuzione del gas. Certificazioni autorizzative che però sono ormai ferme da oltre un decennio. Per questo motivo ho depositato un'interrogazione parlamentare con richiesta urgente di audizione in commissione Ambiente”.

“In vista delle prossime elezioni regionali – dice ancora Di Caro – il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle potrebbe indurre a speculazioni politiche che, facendo leva sugli sbocchi occupazionali dell'opera, potrebbero portare a decisioni potenzialmente improduttive per i cittadini. Troppe volte con la scusa delle emergenze – aggiunge il parlamentare regionale - si sono commessi errori irreversibili per il territorio e per i suoi abitanti. Anche per gli stabilimenti Ilva di Taranto si era detto che avrebbero prodotto sviluppo per quel territorio e i risultati, purtroppo sono stati visibili a tutti. Sul rigassificatore di Porto Empedocle – dice ancora Di Caro - non c'è nessun nuovo scontro. C'è solo l'esigenza di capire di che cosa stiamo parlando, abbiamo un territorio devastato, privo di infrastrutture idonee alla vocazione turistica dei luoghi meravigliosi in cui viviamo. Si dia priorità a questo. Tutto il resto – conclude Di Caro - verrà da sé”.

Intanto i cittadini si tengono pronti per protestare in caso i lavori vengano effettivamente sbloccati. E' nato infatti in questi giorni un gruppo Facebook (No al rigassificatore della Valle dei Templi) per tenere alta l'attenzione su una struttura che tanto fu contestata in passato e che anche oggi si rimarca essere potenzialmente dannosa per il territorio.

Vittorio Messina (Confesercenti): Il rigassificatore è incompatibile con il nostro territorio

“La riscoperta attenzione per la costruzione di un impianto di rigassificazione a Porto Empedocle suscita il dubbio che l’insistenza per questo sito coincida con la presunzione che ci si trovi in presenza di una politica locale molto debole e non in grado di difendere gli interessi del territorio e delle sue naturali coordinate di sviluppo. Motivi di sicurezza e di compatibilità ambientale – continua il presidente di Confesercenti - a ridosso di un’area di grande rilevanza culturale come il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, del Parco Luigi Pirandello, a ridosso di un’area che insiste su uno dei tratti più suggestivi della costa siciliana, che annovera il sito della Scala dei Turchi, conosciuto ormai in tutto il mondo, hanno provocato le legittime reazioni da parte del mondo della cultura e di tanti operatori economici che puntano alla valorizzazione di un territorio a vocazione turistica”.

Così il presidente di Confesercenti Agrigento Vittoria Messina si inserisce nel dibattito che si è riacceso sulla vicenda.

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