Rifiuti nucleari in Sicilia, Tardino (Lega): "La Ue conferma i nostri dubbi"
“Nell’interrogazione - continua la Tardino - ho inteso evidenziare alla Commissione l’importanza di tenere conto delle specificità dei territori nei criteri di scelta, definendo superficiali ed errate le metodologie usate nell'individuare siti come quelli siciliani e sardi, in netto contrasto con gli indicatori da applicare, posto che le zone individuate sono potenzialmente esposte a rischio sismico, a vocazione agricola, ricadenti in parchi protetti o addirittura in prossimità di siti ad altissima valenza storico-culturale”.
La Commissione - ha scritto la Commissaria Simson, rispondendo all'interrogazione - “ritiene che la fase della consultazione pubblica consentirà agli organismi nazionali competenti e ai portatori di interessi di valutare ulteriormente le caratteristiche specifiche evidenziate dall'onorevole deputata”. La procedura tiene conto di un'ampia gamma di criteri di natura tecnica, sociale ed economica, “i quali contemplano i criteri citati” da Annalisa Tardino.
“Ci aspettiamo adesso - conclude l’eurodeputata siciliana - che i criteri menzionati vengano realmente applicati nel corso della procedura, portando all’esclusione dei siti erroneamente inseriti. In tal senso, sarà decisivo il contributo della Regione siciliana, che ha già avviato il relativo iter su impulso del Presidente Musumeci, dando mandato ad un comitato di esperti di predisporre un dossier che evidenzi le criticità dei criteri utilizzati nella scelta dei siti, sulla base anche di alcune relazioni tecniche che le Soprintendenze e i Parchi archeologici produrranno su incarico dell’assessore Alberto Samonà. Sarebbe, infatti, impensabile arrivare ad una decisione di tipo diverso”.