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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Si accende la polemica sulla Tari, Carlisi: "Dubbi su reali risparmi in bolletta"

Mentre la città è invasa dai rifiuti, con discariche che affiorano in diverse zone della città, c'è chi è scettico sulla reale diminuzione della tassa

Si accende il dibattito sulla Tari, dopo le dichiarazioni del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che ha annunciato la riduzione delle bollette. Mentre la città è invasa dai rifiuti, con discariche che affiorano in diverse zone della città, c'è chi è scettico sulla reale diminuzione della tassa sui rifiuti.

La bolletta dei rifiuti costerà di meno

È il caso del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi, che in una nota critica l'amministrazione per il servizio di raccolta. "Basta scendere in strada per accorgersene, - scrive Carlisi -  ammesso di vedere la strada tra le erbe alte e i sacchi della spazzatura. A detta del sindaco il personale fa un’attività più gravosa a fronte della diminuzione degli addetti. E il servizio è vergognoso: si sente la mancanza di qualcuno che spazzi le strade e raccolga quanto cade dai porter che girano per le nostre strade facendo una raccolta molto distante da quel porta a porta che stiamo pagando, soprattutto in alcune zone della città". 

VIDEO - Firetto: "Siamo tra i capoluoghi più virtuosi"

Secondo il consigliere, quella che diminuisce in bolletta è  "la quota fissa della Tari che è legata alle componenti essenziali del costo del servizio (cioè appalto con diserbo, spazzamento e raccolta)". L'altra parte in bolletta è, invece, quella parte variabile, composta in relazione alle quantità di rifiuti conferiti. "Quindi - si domanda Carlisi - diminuisce la quota fissa perché non c’è più spazzamento e diserbo? E la quota variabile? Se è legata al rifiuto prodotto non dovrebbe diminuire se si produce meno indifferenziato per la discarica? Ma va, davvero, meno indifferenziato in discarica?".

"Nel piano economico della Tari 2018 - continua il consigliere del M5S - non sono dichiarate il numero di utenze domestiche e non domestiche e, dunque, non si vede se c’è stato un aumento dei paganti. Avranno inserito, ad esempio, i centri di accoglienza nella giusta categoria? Avranno inserito gli utenti che si sono appena denunciati? Nella Tari sono inseriti i costi del personale della Srr e del Comune che si occupa dei tributi. Perché si inseriscono i costi del personale che fa riscossione ma non c’è traccia di quanto riscosso, da dedurre dai costi del piano? Se con la Tari, anno per anno e nonostante l’evasione, abbiamo coperto le spese accollandoci quelle degli evasori, dove finiscono le somme recuperate?".

"La Tari - puntualizza Carlisi - deve coprire integralmente tutti i costi del servizio che si occupa dei rifiuti: in questo momento, e non si sa ancora per quanto tempo, i nostri rifiuti indifferenziati viaggiano verso una piattaforma di stazionamento che si trova a Lercara, per poi andare alla discarica di contrada Matarana. Mancano questi costi, a fronte di 100mila euro che sono state inserite per la rimozione delle discariche e i 30mila euro  per la bonifica da amianto che speriamo parta presto e 50mila euro per i nuovi mastelli che arriveranno (si spera) a fine aprile. E le grandi utenze che non differenziano? Chi pagherà i loro costi?".

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