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Sanità riberese, Li Voti: "I cittadini non meritano tutto questo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

In questi giorni ho avuto modo di constatare la situazione di grandissima precarietà e di enorme difficoltà in cui si trova quel poco che ormai resta dell’ospedale di Ribera.
Lentamente siamo giunti al capolinea per non dire al collasso.
La già insostenibile situazione degli ultimi tempi è stata aggravata dalla chiusura del reparto di medicina, e il pronto soccorso  è un approdo dove arriva di tutto, e per gestire tutte le continue emergenze  spesso si trasforma in un preoccupante, estenuante e affollato accampamento.
Onore all’impegno, alla  professionalità di medici, infermieri, personale del servizio 118, ed operatori socio-sanitari di tutto l’ospedale che con enormi sacrifici e alto spirito di servizio incessantemente fronteggiano l’enorme richiesta di interventi sanitari del vastissimo bacino d’utenza che gravita sull’ospedale riberese.
Ma questi “eroi” che operano dentro la struttura ospedaliera riberese per quanto tempo ancora potranno resistere a turni massacranti di lavoro? Per quanto ancora potranno assicurare lucidità professionale ai tantissimi ammalati che quotidianamente da Ribera e dai paesi vicini si recano in ospedale per la cura della salute? 
Visti i ritmi di lavoro massacranti , l’assurda e cronica carenza di personale medico e infermieristico, la precarietà della struttura operativa, non penso che possano durare ancora per tanto tempo. E sarà un disastro.
E’ veramente sconfortante e fa rabbia vedere chi soffre non essere assistito com’è suo diritto; vedere tanti medici  e infermieri disoccupati e gli organici degli ospedali decimati dalla trascuratezza, dalla indifferenza, dalla ignavia, dai tornaconti.
Mi chiedo: si deve per forza arrivare all’incidente grave o alla sommossa popolare per poi correre affannosamente ai ripari e alla ricerca delle responsabilità? Si vuole forse anche dismettere la Maugeri? 
E se la sanità riberese piange, quella di Sciacca non certo ride, come in tutta la provincia agrigentina e la Sicilia intera.
Mi chiedo: si può continuare a ignorare il bisogno primario di cure sanitarie  dei cittadini? Non dovrebbe essere la preoccupazione principale delle istituzioni  occuparsi dei servizi alle persone, primo di tutti tutelare  il diritto  alla salute?
Il mio non è  un atto di accusa o una ricerca di responsabilità; è un semplice ma disperato grido di dolore e di vergogna.
La situazione drammatica in cui oggi ci troviamo impone  non polemiche di parte ma un immediato impegno collettivo e una reale presa di coscienza, un atto di coraggioso senso civico, morale e etico che sappia fronteggiare e risolvere una gravissima emergenza esistenziale e sociale.
Un accorato appello: Sindaco, Amministrazione comunale e consiglio comunale di Ribera, deputazione regionale e nazionale della zona, forze politiche di governo e di opposizione trovino insieme il coraggio di dire basta e, senza perdere un minuto,   rimediare ad una vergognosa e insopportabile  assistenza sanitaria ospedaliera spesso quasi da terzo mondo.
La nostra comunità non merita questo tipo di sanità.
                                          

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