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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Diatriba tra il Comune ed i ragazzi della Trinacria, Spataro: "Errore dei volontari fatto in buona fede, la città è allo sbando"

Il consigliere comunale prende le parti dell'associazione e punta il dito verso l'amministrazione comunale

Il consigliere comunle Pasquale Spataro non ci sta. L'agrigentino ha più di qualcosa da ridire rispetto alla rescissione del protocollo d'iintesa tra il Comune ed "Ragazzi della Trinacria".

“Rescindere il protocollo con l’associazione 'I Ragazzi della Trinacria' dopo che gli assessori, pur in assenza di alcun atto amministrativo prodotto, rivendicavano meriti e  si pregiavano, sui social, del lavoro svolto da questi volontari, impegnati a titolo gratuito a favore  della città, ha certamente dell’incredibile e la dice lunga su come stanno andando le cose nei piani alti di palazzo dei Giganti". La vicenda riguarda anche e soprattutto la pitturazione del fortino bellico di Cannatello. “Rispetto ad un errore in buona fede, cosa ha deciso di fare il governo di questa città? Ha pensato bene, anzi malissimo,  - precisa Spataro - di rescindere la convenzione, quando invece sarebbe stato più corretto, lineare e coerente interloquire con gli organi competenti e procedere al ripristino dei luoghi, anche con l’ausilio degli stessi ragazzi che si erano messi a disposizione. La verità è che siamo di fronte ad un’amministrazione che non ha una guida sicura nella gestione del sistema rifiuti e nella gestione igienico sanitaria della città, invasa da erbacce di ogni ordine e grado, la cui risposta, quasi fosse un ritornello,  è sempre la stessa: non ci sono fondi, oppure è colpa degli altri. Interi quartieri abbandonati, in via Toniolo, ad esempio, è entrato sì in azione il protagonismo civico, ma per ridare ordine e decoro agli spazi pubblici, per la pulizia della zona. Cittadini che pagano i tributi e non ricevono il necessario servizio: è l’emblema di un contesto che deve indurre chi ha responsabilità istituzionali a riflettere e ad agire di conseguenza. Eppure il sindaco, in campagna elettorale, diceva ben altro, sosteneva che avrebbe cambiato il mondo ed invece oggi, a distanza di 8 mesi, un tempo certamente congruo, la città è precipitata in un baratro in cui questa giunta non può che annaspare ed affondare ancora di più. Il sindaco prenda decisioni anche drastiche e valuti attentamente rispetto a uomini e donne che ruotano attorno a lui. La città è allo sbando e serve un forte scossone – conclude Spataro - per potere intravedere uno squarcio di  luce in fondo al tunnel”.

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