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Quasi un anno dall'insediamento del sindaco, Torregrossa del PD: "La città è allo sbando"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Dopo un primo lungo momento, durato mesi, di “incantamento” nel quale i cittadini hanno cercato di trovare a tutti i costi una giustificazione al cambiamento che avevano determinato con il voto alle elezioni amministrative, da ormai qualche tempo la situazione è cambiata. Sempre più spesso si sentono in giro voci di cittadini che protestano ormai per tanti motivi, così come sui social compaiono commenti sempre più caustici sulla condizione di Agrigento, sui cambiamenti annunciati in campagna elettorale e mai realizzati, su tanti temi, ma in primis sulla situazione igienico-sanitaria e lo smaltimento dei rifiuti, sempre più precario.
A ben vedere è la città nel suo complesso che da tanti, troppi, punti di vista presenta delle gravi carenze, che la rendono decisamente meno vivibile di quanto lo fosse nel recente e meno recente passato.
E’ ormai nel comune sentire la convinzione che la gestione della raccolta dei rifiuti sia peggiorata di molto, con cumuli di rifiuti abbandonati lungo le strade e con mini discariche sparse in tutto il territorio comunale, senza che vi siano interlocutori a cui fare riferimento. Si assiste inoltre a trattamenti discriminatori nei confronti dei Cittadini che pagano la TARI, fanno la differenziata e magari vengono multati senza ragione, senza avere la possibilità di potere interloquire né con il Sindaco, né con l’Assessore che non rispondono nemmeno alle richieste scritte dei Cittadini. Dopo avere chiuso l’isola ecologica del Campo sportivo è stata aperta quella di contrada Fondacazzo che nel giro di pochissimo tempo è diventata una discarica enorme, maleodorante, disordinata, con gli Addetti lasciati senza alcuna struttura di protezione, in condizioni igieniche pietose ed esposti alle prepotenze di cittadini che pretendono di potere abbandonare qualsiasi tipo di rifiuto.
Ma analogo discorso può farsi per quanto riguarda il traffico, abbandonato alla libera autodeterminazione dei cittadini, creando così situazioni anche di grave pericolo, come nel caso del piccolo turista tedesco, nella zona del tempio di Giunone, e in ogni caso di caos e disordine come a San Leone, nel Viale delle Dune, dove per tutta la stagione estiva non sono state ripristinate le strisce pedonali, nel centro di S. Leone abbandonato alle scorrerie di automobilisti e motociclisti indisciplinati, teatro di continue e puntuali risse.

Per non parlare della situazione della via San Vito, chiusa ormai da circa 3 mesi e, senza nessuno studio e, probabilmente, senza un progetto di ripristino del muro danneggiato, improvvisamente viene riaperta al traffico con riduzione di carreggiata. Ma ci si chiede, legittimamente, questa soluzione non poteva essere adottata mesi prima, evitando ai Cittadini disagi di tutti i tipi? Se la soluzione era una “mega-lapazza” tanto valeva posizionarla subito.
Ma accanto a questi più evidenti problemi, che tutti possono cogliere facilmente, vi è la gestione amministrativa complessiva che è fortemente deficitaria. Non si hanno più notizie dei numerosi progetti in corso d’opera e già finanziati durante la precedente Amministrazione. Ci riferiamo al Progetto Girgenti, ai tanti progetti di Agenda Urbana, alla ristrutturazione e completamento del Museo Civico, alla rifunzionalizzazione del parcheggio di Cugno Vela, allo smantellamento del distributore di benzina di piazza Ravanusella e al rifacimento della stessa piazza e degli edifici che vi si affacciano, alla ripresa dei lavori del parcheggio pluripiano di piazzale Fratelli Rosselli, al progetto finanziato per la Biblioteca di Villaseta, al progetto finanziato per il centro sociale di Fontanelle. Potremmo continuare ancora a lungo: ma la mancanza di ogni progettualità nuova è sconcertante e definitivamente fatale per Agrigento. Siamo tagliati fuori dai finanziamenti del PNRR, non c’è nulla per S. Leone e il porticciolo turistico, siamo fuori da ogni previsione di miglioramento delle infrastrutture viarie, con lavori interminabili sulla AG-PA, che in ogni caso, quando saranno terminati, ci consegneranno una strada che presenterà sempre delle insuperabili carenze e resterà una strada a due corsie. Anche la 640 obbliga gli agrigentini a insopportabili sacrifici che sembrano interminabili.
Dal punto di vista più propriamente amministrativo le cose non sembrano andare meglio: si assiste ad affidamenti di finanziamenti a pioggia verso associazioni ed enti che non si capisce con che criterio vengano scelti, con fondi che impropriamente vengono attinti dai proventi della tassa di soggiorno, per attività che spesso poco hanno a che vedere con lo sviluppo turistico. A volte vengono pure erogati dei finanziamenti per attività che sono state prima propagandate come offerte gratuitamente all’Amministrazione e allacCittà (vedi illuminazione stradale natalizia) e invece con successivo pagamento dalle casse comunali di 14.000 euro e da quelle regionali di ulteriori 15000 euro alla sconosciuta, ai più, Associazione Quasillus), attività di ordinaria amministrazione propagandate dalla Giunta come importanti interventi amministrativi.
Anche negli uffici le cose non vanno meglio: bandi di selezione di personale pubblicati in maniera molto superficiale, senza la dovuta e necessaria pubblicizzazione, al punto da essere costretti dalle proteste a ritirare il tutto in autotutela e rifare la procedura in maniera più trasparente, rallentamenti degli iter amministrativi  in tanti settori, concentramento di tanti (troppi) poteri nelle mani di alcuni Dirigenti e tante altre osservazioni potrebbero essere fatte.
Dal punto di vista più propriamente politico la maggioranza composita che ha eletto il Sindaco ha perso già pezzi importanti, con l’abbandono di Forza Italia e dei suoi tre consiglieri, compreso il presidente del Consiglio (che ora si trova ad essere in carica con i voti di una maggioranza che non è più la sua). Certo è anche vero che anche parte della minoranza ha fatto “il salto della quaglia”, andando a riposizionarsi nel più comodo alveo della maggioranza.

Dopo l'abbandono di Forza Italia resta non assegnato il posto lasciato libero in Giunta, probabilmente in attesa che in alto vengano presi accordi e decisioni.
In tutto questo il sindaco non appare pronto e reattivo rispetto ad una città che sembra sempre più allo sbando, ostaggio di forze e personaggi che molto poco le sono stati utili e che al contrario pensano solo agli interessi dei fedelissimi e di chi a loro si consegna.
Sindaco prenda atto di quello che succede attorno a Lei e forse anche alle Sue spalle, apra bene gli occhi e alzi la testa e la schiena, non resti immobile di fronte alla città che formalmente amministra, ma di cui, siamo convinti, non ne ha saldamente in mano le redini.
Il Partito Democratico ha ben chiara la situazione in città e farà di tutto per raccogliere attorno a sé tutti coloro i quali, anche da diverse posizioni, hanno a cuore le sorti di Agrigento e degli Agrigentini e farà di tutto per farsi da sentinella e stimolo nei confronti di questa Amministrazione. L'obiettivo di lungo termine è creare una alternativa politica credibile ed in grado di amministrare la nostra città.    

Il segretario del Circolo PD di Agrigento
Silvio Torregrossa

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