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Pullara sull’emendamento sospendi trivelle: “Il governo M5s/Lega gioca col nostro futuro”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Nell’emendamento approvato dal Governo nazionale si legge che :”i procedimenti amministrativi, ivi inclusi quelli di valutazione di impatto ambientale, relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi sono sospesi, fatti salvi i seguenti procedimenti in corso o avviati successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge”. In sostanza (come riportato tra l’altro dalle più autorevoli testate giornalistiche), la moratoria Lega/M5s comporta la sospensione per 18 mesi, in attesa del piano sulle aree idonee, dei permessi per la ricerca e la prospezione di idrocarburi. Ferme rimarranno le nuove domande, ma potranno andare avanti le procedure pendenti. 

L’Autonomista Pullara si è già espresso più volte sull’argomento ed è di qualche ora fa il suo emendamento, presentato all’ARS, col quale si ufficializza la proposta di convenzione tra la Regione Sicilia e l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale, al fine di effettuare una “corretta campagna di caratterizzazione geomorfologica e della biocenosi della zona G dello Stretto di Sicilia” ove cioè è stato rilasciato il permesso di ricerca a favore dei colossi petroliferi. 

“Voglio che sia certificata analiticamente la caratterizzazione della zona che vogliono perforare. Non consentiremo che si entri nel nostro mare, senza aver fatto tutto ciò che è in nostro potere per evitarlo”. Qualche giorno fa Pullara era nuovamente intervenuto all’Ars, in seduta straordinaria con Tajani,
presidente del Parlamento europeo, ove aveva ribadito con forza che il Mediterraneo e la Sicilia sono la porta d’Europa. “Occorrerebbe per questo puntare alle infrastrutture e al turismo, piuttosto che a trivellare il mare” aveva detto.

L’onorevole Pullara puntualizza che occorre lavorare per il rilancio della Sicilia, isola dalla grande storia e dalle inestimabili bellezze naturali ed artistico/architettoniche ma anche crocevia, grazie al Mediterraneo, di potenziali e più sviluppati commerci. In una nota il deputato commenta quello che per lui è “l’ultimo grande bluff di questo governo ibrido: l’art. 4bis introdotto all'ultimo minuto nel testo dell'emendamento del Governo sospendi trivelle, esclude dalla moratoria le istanze di coltivazione, dando il via libera al permesso GR14 AG con la trivella Vela 1 (Fonte Bonelli Verdi) cioè per quella zona per la quale ho voluto presentare il mio emendamento all’Ars. La popolazione si oppone. Vediamo cosa dice anche l’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica. La moratoria da’ il via libera anche a tutte le istanze di coltivazione che verranno presentate da oggi fino alla
pubblicazione in Gazzetta. Questo incredibile bluff sana la posizione di almeno 3 titoli in Sicilia, che potevano essere rigettati per inadempienze della società e che grazie a questa legge saranno applicabili! Mi chiedo: Ma è questa la moratoria nazionale che doveva salvare il nostro mare? Oggi qualche giornalaio ci racconta la favola del posticipo di 18 mesi delle trivellazioni in mare, mentre io, insieme a Verdi e Ambientalisti abbiamo capito questo nuovo, grande bluff, salva Colossi”. “Non dimentichiamo che mentre la Lega diceva il suo SI alle trivellazioni in mare (tanto che importa, non
sono quote latte Veneto/lombarde!), qualche settimana fa 1500 persone da tutta la Sicilia sono scese in piazza a Licata per fermare le trivellazioni, ribadendo la necessità di salvaguardare la ricchezza naturalistica di una Regione a vocazione turistica che fa del mare incontaminato, la sua ricchezza più grande”- continua l’autonomista Pullara. “Trovo assurda l’idea che l’industrializzazione del mare sia la soluzione alla disoccupazione del SUD, quando basterebbe guardare le nostre strade ed i nostri collegamenti per accorgersi che va invertita completamente la rotta: se creiamo le strade e i collegamenti, il mare e la natura saranno la fonte primaria di occupazione dell’isola, perché il turismo darà agli isolani lavoro e benessere, risparmiando alla natura e a noi stessi, la distruzione di fondali, flora e fauna marina che sono certo avrebbe ripercussioni anche sulla salute dell’uomo” conclude Pullara.

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