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Giovedì, 25 Aprile 2024
La polemica

Licata dice "no" al prestito di Aica, Codacons: "Chi ha versato provocherà un danno ai cittadini"

L'intervento a gamba tesa dell'associazione dei consumatori contro le amministrazioni che hanno deliberato il sostegno economico alla società consortile

Dopo che il Comune di Licata si è messo letteralmente di traverso rispetto all'ipotesi di trasferimento ad Aica delle somme destinate dalla Regione per la fase di start up della società, il fronte del "no al prestito" alza la testa e attacca i comuni che invece hanno approvato gli atti richiesti dalla consortile.

A farlo, oggi, è il Codacons attraverso il responsabile regionale del dipartimento trasparenza enti locali Giuseppe Di Rosa che si scaglia contro i sindaci di Agrigento e Favara, Franco Micciché e Antonio Palumbo, "rei" di aver "caricato sulle casse comunali delle città amministrate" rispettivamente 1,5 milioni di euro e 800mila euro per sostenere la società pubblica.

"I sindaci delle due popolose cittadine, soci di Aica, - dice Di Rosa - si sono prima sincerati che Aica possa effettivamente ripagare il prestito così come previsto? Se non lo hanno fatto glielo diciamo noi! La risposta è no. I Comuni di Agrigento, Favara e di tutti quelli che hanno elargito, non hanno letto la disastrosa relazione semestrale di Aica, che testimonia una condizione economica in profondo rosso, pari, nei primi 6 mesi di gestione, a meno 5 milioni di euro? Sappiamo che il debito sarà spalmato sui cittadini, ma, fino a quando, ci saremo, non permetteremo a nessuno di prendersi gioco degli agrigentini (inteso come provincia)".

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