"Distruggete la bici Montante, è simbolo di malaffare": la proposta di Codacons
Venne donata al Comune anni fa, ben prima delle vicende giudiziarie ma nessuno l'ha mai rimossa dall'anticamera del sindaco
Se dalla zona industriale di Caltanissetta è stata rimossa la via dedicata a Calogero Montante, nonno di Antonello Montante, ex numero uno di Confindustria condannato a 14 anni per associazione a delinquere e corruzione, in provincia di Agrigento c'è almeno un simbolo ancora molto "vivido" della retorica del fu "paladino dell'antimafia". Si trova al Comune di Porto Empedocle ed è una bici di una particolare edizione limitata dedicata alle vicende raccontate nel libro "La volata di Calò" di Andrea Camilleri: all'ente fu fatto dono del mezzo anni fa, quando le vicende giudiziarie di Montante erano tutte da venire. Negli anni però più volte è stato chiesto che quell' "altarino" fosse rimosso.
L'ultimo in ordine di tempo a farlo è l'ex consigliere comunale Giuseppe Di Rosa, oggi vicepresidente provinciale del Codacons. Tutto è contenuto in una lettera inviata anche alla Prefettura nella quale si evidenzia la "situazione assurda che vige allo stato attuale presso il Comune di Porto Empedocle, dove una bicicletta di una azienda mai esistita, omaggiata dal condannato Antonello Montante, seppure divenuta simbolo di malaffare, viene ancora esposta presso il salone dei ricevimenti della sede centrale del Palazzo comunale sede del Comune di Porto Empedocle".
Codacons, quindi, chiede di "disporre con immediatezza che la bicicletta sia spostata e possibilmente distrutta quale esempio del malaffare".