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Un referendum sul ponte Morandi?  Insorge il Movimento cittadino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Anno 2012 Consiglieri Comunali portano alla ribalta la mancata manutenzione del Ponte Morandi;

luglio 2014:  i consiglieri comunali Gerlando Gibilaro e Michele Mallia  sollecitano formalmente all’Anas, dopo il crollo del viadotto “Pedulla”, tra Ravanusa e Licata, di eseguire “idonei interventi di manutenzione tendenti alla verifica della stabilità e quindi della sicurezza del tratto viario citato, al fine di evitare eventuali rischi per la collettività”. 

Anno 2015
#Prima tesi ANAS, il ponte non ha nulla (e viene riaperto in piena campagna elettorale con l’interessamento del deputato regionale candidato sindaco ad Agrigento).

Il #sindaco di Agrigento dichiara che l’opera è essenziale per Agrigento e ne chiede l’apertura anche a mezzo servizio.
#Aperta inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Agrigento sul ponte, ANAS chiude il ponte.
#Effettuano gli accertamenti e scoprono danni strutturali risolvibili con una spesa di 30 milioni di euro.
#Crolla il Ponte di Genova, ecco l'ultimo documento ANAS
Il #sindaco di Agrigento chiede di abbattere il Ponte!

Come mai questo interesse da parte dell’ex sindaco di Porto Empedocle ed ex deputato oggi sindaco di Agrigento ed invece nessuno dei sindaci interessati a partire da quello di Porto Empedocle (il ministro Toninelli non è dei 5 stelle come il sindaco di Porto Empedocle?) Apre bocca? Anas nell'ultima dichiarazione formale ha dichiarato “il ponte Morandi di Agrigento va recuperato e tornerà sicuro e fruibile come prima”.

Hanno ragione gli ingegneri: valutazioni sul futuro di infrastrutture così importanti non possono prescindere dalla valutazione oggettiva sulle condizioni della struttura e sulla solidità reale delle ipotesi alternative.

Questo tacendo dal rapporto di collaborazione tra Firetto e Anas, che per Agrigento progetta rotonde e strade bionde ma poi tiene chiusi i ponti o li demolisce senza alcuna avvisaglia, come accaduto per il Petrusa. 

Se c'è chi cerca visibilità mediatica sulla stampa nazionale lo faccia cercando altre opportunità e lasci in pace Agrigento, che già vive uno stato di enorme arretratezza infrastrutturale, anche senza demolizioni "ad effetto".

Sarebbe il caso di ricordare come fu lo stesso Firetto a chiedere che, dopo una prima chiusura, il viadotto fosse riaperto in campagna elettorale. 

Allora non esistevano pericoli? 
E poi, chi è stato davvero a far chiudere il ponte? 
Lo ha chiuso Anas, come dice il gestore, o un intervento esterno?

Adesso spunta una proposta di Firetto che vuole un referendum, il referendum interesserà l'intera Isola, la provincia di Agrigento? L'intera nazione o solo chi decide Firetto ?
Agrigento svegliati, questa è l'ennesima farsa tragica di chi cerca visibilità a spese della nostra città!

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