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Ospedale di Ribera, Pace e Abbate insorgono: "Che fine ha fatto la tac promessa?"

Era stata annunciata in piena pandemia, ancora oggi però non vi è traccia di questa strumentazione

Il capogruppo della Dc all'Ars, Carmelo Pace, e il deputato Ignazio Abbate, hanno presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, in merito alla tac di ultima generazione promessa dallo scorso Governo per il pronto soccorso dell’ospedale "Fratelli Parlapiano" di Ribera, durante l’emergenza Covid.

Un'apparecchiatura che rappresentava un incremento della strumentazione diagnostica prevista, ma che non è mai giunta nel nosocomio crispino.

“Chiediamo all’assessore di procedere al monitoraggio sullo stato di attuazione delle previsioni legate alla fornitura di una nuova Tac, stante che ad oggi, la dotazione strumentale dell’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera è rimasta invariata”, scrivono i due deputati della Dc.

La Rocca Ruvolo: “Avanti con la rifunzionalizzazione, proficuo incontro con l’assessore Volo”

“Proficuo l’incontro svolto questa mattina con l’assessore per la Salute, Giovanna Volo, per fare il punto sul piano di rifunzionalizzazione post Covid dell’ospedale di Ribera e l’attivazione dei reparti già previsti dalla nuova rete ospedaliera”. Lo scrive in una nota la deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine di un incontro con l’assessore per la Salute, Giovanna Volo, i dirigenti dei dipartimenti dell’assessorato, il commissario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, e il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace.

“Mentre è già pronto per l’apertura il reparto di Pneumologia, si sta lavorando – prosegue La Rocca Ruvolo - per riaprire il pronto soccorso no Covid, quindi anche per i codici rossi, e a tal proposito è emersa la necessità di avere anche il reparto di Ortopedia, requisito necessario per poter riattivare il presidio di emergenza-urgenza così come lo sono i reparti già attivi: Medicina interna, Chirurgia generale, Anestesia, Radiologia, Laboratorio analisi.

Per quanto riguarda l’unità complessa di Malattie infettive è ancora necessario un passaggio in giunta per il trasferimento da Agrigento a Ribera.

“Per quanto riguarda il riconoscimento di ospedale di zona disagiata - continua La Rocca Ruvolo - l’assessore ha spiegato che si sta mettendo insieme tutta la documentazione necessaria per un confronto con il ministero della Salute finalizzato a capire innanzitutto se il nosocomio di Ribera abbia i requisiti necessari. E’ emerso, però, durante l’incontro che questa ipotesi potrebbe far cadere la struttura di Ospedali riuniti di Sciacca e Ribera. Su questo punto ho chiesto un’attenta e dettagliata verifica. L’ospedale di Sciacca, ho ribadito, deve essere messo nelle condizioni di dare un’offerta sanitaria all’altezza di Dea primo livello. Né si può pensare di fare passi indietro. L’assessore si è immediatamente attivata con il magnifico rettore per riprendere la convenzione con la Medicina di Sciacca e dare stabilità al reparto, inoltre ho sottolineato la necessità di attrezzare adeguatamente la Radiologia per le tac coronariche e le angiotac”.

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