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La denuncia

Dichiarazione di non appartenenza a logge massoniche, Codacons: "Perché in pochi pubblicano?"

E' previsto da una legge regionale del 2018 e interessa la politica locale e regionale

L'obbligo esiste dal 2018, ma in pochi - anzi, pochissimi - l'hanno rispettato o fatto rispettare. Stiamo parlando dell'onere per deputati regionali e amministratori locali di dichiarare l'affiliazione o meno a logge massoniche previsto da una legge regionale, voluta a sostenuta dall'ormai ex commissione Antimafia della Regione siciliana presieduta da Claudio Fava.

Un obbligo di fatto aggirabile (i nomi degli iscritti alle logge di fatto non sono pubblici, quindi basta dichiarare di non appartenervi per avere ragionevolmente la certezza di non essere mai "beccati"), ma al quale in pochissimi si sono adeguati.

A segnalarlo in particolare è il responsabile del dipartimento trasparenza enti locali di Codacons, Giuseppe Di Rosa.

"Stiamo purtroppo riscontrando che nelle pubblicazioni all'albo pretorio comunale di una altissima percentuale di comuni siciliani - dice - non sono pubblicate le dichiarazioni su quanto previsto dalla legge 12 che prevede di portare a conoscenza i cittadini se un politico a qualunque titolo fa parte di Logge massoniche o similari. Sindaci, dimenticanza o altro? Come mai molti non pubblicate all’albo pretorio le dichiarazioni? Hanno o no ottemperato i vostri colleghi politici o è solo mera dimenticanza nella pubblicazione?".
 

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