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Il naufragio / Lampedusa e Linosa

Migranti, Bartolo: "Un nuovo 3 ottobre, istituire servizio Ue di ricerca e soccorso"

Lo storico medico di Lampedusa, attuale eurodeputato, interviene sulla nuova strage: "Gli accordi con i Paesi transfrontalieri non sono sufficienti"

"Le Ong e l’istituzione di un Servizio europeo di ricerca e soccorso in mare possono fare la differenza tra la vita e la morte per chi affronta la traversata del Mediterraneo in cerca di una speranza di vita migliore. Il tremendo naufragio avvenuto all’alba al largo di Steccato di Cutro, a una ventina di chilometri da Crotone, ne è la dimostrazione concreta”. E’ quanto dichiara l’eurodeputato Pietro Bartolo (S&D), vicepresidente della Commissione Libe, relatore ombra del Patto per la Migrazione e per trent’anni medico a Lampedusa, che parla di “un nuovo 3 ottobre. Una nuova strage di innocenti”.

“Non è speculazione politica ma la realtà delle cose, purtroppo. Gli accordi con i Paesi transfrontalieri che pure il governo Meloni ha già rafforzato, non bastano a fermare le partenze di chi vede nella fuga l’unica possibilità di riscattare la propria esistenza e quella dei propri cari. Bisogna - sottolinea - cambiare la politica europea sulla migrazione: passare dal contrasto al governo del fenomeno con strategie multilivello che però non possono e non devono mai essere condotte sulla pelle di uomini, donne e bambini”.

“Insieme al presidente della Commissione Libe Juan Fernando Lopez Aguilar e ad altri esponenti della Commissione ci siamo già confrontati per riproporre una risoluzione che preveda la creazione di un Servizio europeo di ricerca e soccorso in mare”, conclude. (ADNKRONOS)

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