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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Mazzette per entrare nelle forze dell'ordine, i giovani di Italia Viva: "Serve garante per i concorsi pubblici"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Lettera aperta ai ministri:

MAZZETTE PER ENTRARE NELLE FORZE DELL’ORDINE:NON AVEVAMO DUBBI!

ISTITUIRE SUBITO UN GARANTE PER LA TRASPARENZA DEI CONCORSI PUBBLICI

Siamo stanchi di vedere i nostri amici, ex compagni di classe, giovani della nostra generazione, esasperati e sfiduciati nei confronti delle istituzioni. È diffusa l’idea che per passare un concorso, non è sufficiente essere bravi, superare i test e tutte le prove oggettive, perché tanto se non si è raccomandati si finisce per essere dichiarati inidonei sulla base di giudizi non oggettivi.

Molto spesso infatti accade che nei percorsi formativi ordinari i ragazzi più bravi, che pensano di farcela da soli, vengano puntualmente giudicati inidonei a favore di altri, che pur avendo percorsi scolastici molto accidentati e valutazioni solitamente più basse vengono ammessi, vantandosi pure di essere stati raccomandati.

Ciò provoca una grande sfiducia nei confronti delle istituzioni e questo è ancora più grave quando si tratta di quelle istituzioni che dovrebbero essere preposte a garanzia della legalità, quelle stesse istituzioni che organizzano le giornate della legalità, che organizzano le manifestazioni contro le mafie, puntualmente presenti nelle scuole.

Francamente siamo confusi: è un sistema votato al protagonismo e all’ipocrisia o siamo noi che non abbiamo capito niente?

E se non abbiamo capite niente, e se il sistema è assolutamente trasparente, e se la legalità è esercizio quotidiano ineccepibile sul piano etico, pretendiamo una garanzia di trasparenza e oggettività nelle prove, perché sia fugato ogni nostro ragionevole dubbio.

Ma per evitare ogni fraintendimento, ogni sfiducia, ogni troppo diffusa diceria, che allontana i giovani dalle istituzioni, sia immediatamente istituito un garante sulla trasparenza per tutti i concorsi pubblici e in particolare sui concorsi delle forze dell’ordine, polizia, carabinieri, polizia penitenziaria, guardia di finanza, marina, esercito, aeronautica, laddove più forte deve essere la garanzia della trasparenza e della non discriminazione.

I giovani si sentono soggetti deboli di un sistema che li stritola, di un sistema omertoso e discriminatorio.

E adesso non diteci che sputiamo sentenze, i nostri sono soltanto dubbi, ma gravissimi dubbi, e adesso non diteci con il vostro purulento moralismo che facciamo solo vittimismo e che dobbiamo soltanto studiare, siamo stanchi della solita lezione e dei soliti tromboni rivestisti da un’altisonante carica pubblica.

Chiediamo alle istituzione di dare dimostrazione quotidiana di legalità, trasparenza, onestà, noi non vogliamo più essere omertosi, il nostro è un grido di dolore per il baratro che separa noi da chi è investito di pubbliche funzioni. Sia subito istituito un garante per la trasparenza nei pubblici concorsi, un garante per i giovani, che dia voce a chi non ha voce, che abbia il potere di vigilare, con strumenti forti e adeguati sulle pubbliche prove, che abbia gli strumenti idonei per poterlo fare. Ci direte che esistono i mezzi giurisdizionali, no signori, i giovani non hanno la forza per poter ricorrere alle vostre onerose complicazioni procedurali.

Di questo problema vogliamo che dall’ultima “provincia dell’impero” parta un segnale forte, dalla provincia col più alto tasso di disoccupazione giovanile, da una provincia spesso sfregiata dalla criminalità organizzata ma da una provincia che continua a ribellarsi, una provincia dove i giovani vogliono continuare a ribellarsi contro ogni stortura del sistema, così come si sono già ribellati alla criminalità mafiosa, facendola morire quantomeno nei propri cuori. Noi giovani di Italia Viva sentiamo di dover intraprendere una battaglia, assieme a tutti gli altri giovani che vogliono condividerla, a tutti quei giovani che partecipano attivamente alle manifestazioni contro le mafie, a tutti coloro i quali desiderano superare la protesta e passare a una concreta proposta di rigenerazione civile, morale e giuridica.

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