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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Fallimento Girgenti acque, il Pd scrive una lettera aperta al presidente dell'Ati

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Abbiamo deciso di scriverle in un frangente cruciale e, per certi versi drammatico, nella ventennale battaglia per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.

La notizia del dichiarato fallimento della Girgenti Acque rischia di gettare nello sgomento e nell’inquietudine un’intera comunità di uomini e donne, ai quali la politica ha – oggi più che mai - il dovere di offrire risposte e certezze.

Da anni le forze migliori di questa nostra provincia hanno scelto di mobilitarsi e di lottare, senza timori nè timidezze, per restituire ai cittadini la gestione pubblica della più importante risorsa universale, la quale non può né deve più essere oggetto di business e profitto, ma soltanto un diritto inalienabile da assicurare a chiunque, a costi accettabili e con una adeguata qualità del servizio stesso.

La lotta per l’acqua pubblica ha scritto pagine epocali di progresso sociale e di cittadinanza attiva, dimostrando in modo inequivocabile come questo nostro territorio sà mobilitarsi quando è in gioco il futuro stesso delle nuove generazioni e dei loro diritti irrinunciabili.

Purtroppo va rimarcato il fatto che, quando si è giunti a fare i conti con le proprie responsabilità ed essere conseguenti con le battaglie combattute in difesa dell’acqua pubblica, dandovi concretezza con atti amministrativi conseguenti, una parte della politica provinciale ha incredibilmente deciso di tirare il freno a mano, introducendo, nell’ambito di numerosi consigli comunali della Provincia di Agrigento, tutta una serie di resistenze e riserve, nell’iter di adozione della Società consortile speciale per l’acqua pubblica, che, ancorché legittime sul piano amministrativo, tuttavia – alla luce di quanto appreso ieri – appaiono ai nostri occhi, ancor più beffarde, sul piano della linearità della scelta politica.

A questo punto non è più di alcuna utilità stabilire chi, con i fatti, si è dimostrato essere a favore o contro la gestione pubblica dell’acqua; sono i comportamenti di ciascuno ad appalesare le proprie posizioni politiche e la coerenza delle stesse con gli impegni assunti in passato, se non altro a parole; oggi ciò che unicamente importa è scongiurare il rischio che il dichiarato fallimento della Girgenti Acque possa ulteriormente danneggiare le aspettative del cittadino ad aver garantito un servizio efficiente a costi accettabili.

Questa è l’unica cosa che conta. Per tali ragioni, facendoci carico del sentimento comune di militanti, dirigenti ed amministratori del nostro partito, ci permettiamo di rivolgerci alla S.V. affinché sappia che il PD vuole e chiede che l’ATI proceda con la massima speditezza e senza più freni all’immediata costituzione della Società consortile speciale per l’acqua pubblica, onorando finalmente anni e anni di battaglie e di mobilitazioni, salvaguardando contestualmente le aspettative di quei comuni che – in ossequio alla norma – possono rientrare nei dettami del cosiddetto Art. 147.

Auspichiamo altresì che Ella voglia nei tempi più solleciti possibili, rivolgersi all’attenzione di S.E. il Prefetto di Agrigento, affinché si metta in sicurezza il diritto inalienabile di ogni cittadino agrigentino a continuare ad avere l’acqua nelle proprie abitazioni, senza interruzioni o pregiudizi.

Rispetto a queste e ad altre questioni, le preannunciamo che il PD di Agrigento sosterrà con ogni mezzo possibile ogni iniziativa che muova in tale direzione, ringraziandola anticipatamente per gli ulteriori sforzi che saprà mettere in campo nelle prossime ore.

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