Il ponte di Lampedusa continua a dividere, Italia Viva presenta interrogazione al Senato
I coordinatori provinciali di Agrigento, Natalia Re e Vito Ferrantelli, apprendono con grande entusiasmo l’interrogazione depositata al Senato dal Capogruppo di Italia Viva, Davide Faraone, con la quale chiede al Ministro dell’Ambiente di intervenire su quanto sta accadendo a Lampedusa.
Non è possibile che l’amministrazione comunale isolana sposi il progetto con cui si vuole realizzare un ponte che colleghi il porto vecchio con quello nuovo.
Il comitato Italia Viva - Societa' aperta Lampedusa e Linosa- con il suo coordinatore Giuseppe Nicolini, ha subito intrapreso la battaglia ambientale volta a bloccare questo folle progetto che mina l’ecosistema, il paesaggio e che realizzerebbe solo una colata di cemento a Cala Salina.
“Ci batteremo affinché questo scempio venga fermato il prima possibile e venga invece attuato il piano degli interventi della giunta Nicolini approvato dal Cipe nel 2015. Ringrazio molto Davide Faraone per l’impegno e la sensibilità che ha sempre avuto nei confronti di Lampedusa e Linosa. Portare la nostra isola in Parlamento è importante in quanto significa che non è abbandonata”, lo dichiara Nicolini.
Per Natalia Re si tratta di un importante intervento in Senato: “ Lo strumento dell’interrogazione al Ministro ci farà comprendere se davvero si vorrà proseguire sulla strada dell’assurdo, pensando di realizzare un ponte che non porterà altro che un deturpamento dell’ambiente e del fondo marino. Altri dovranno essere gli interventi di ricongiungimento e che potranno essere vagliati, non certo quello della colata di cemento con dei piloni conficcati nel mare. Grazie al senatore Faraone per la sensibilità dimostrata e per l’impegno profuso a tutela delle isole minori”.