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La visita / Lampedusa e Linosa

Deputati Fdi a Lampedusa, Mannino: "No ampliamento hotspot, sì navi e aerei per trasferimenti rapidi"

Il sindaco delle Pelagie: "Serve una legge speciale per tamponare il caro carburanti e generi alimentari, per garantire il diritto alla salute e per fare in modo che non ci siano più carenze di personale fra insegnanti e vigili del fuoco"

I deputati di Fratelli d'Italia Sara Kelany e Francesco Filini sono stati a Lampedusa dove hanno incontrato il sindaco Filippo Mannino, prima di effettuare un sopralluogo a molo Favarolo: luogo dove arrivano i migranti soccorsi da Guardia costiera e Guardia di finanza. "I deputati sono venuti a portare la loro solidarietà alla Guardia costiera per il lavoro che, giorno e notte, fanno. A loro - ha spiegato Mannino - ho esposto i problemi del territorio e il gravame dell'immigrazione. Mi è stato assicurato che l'obiettivo primario del Governo è quello di ridurre l'impatto sul territorio di Lampedusa e che non se ne parla quindi di potenziare l'accoglienza (ci sono poco meno di 400 posti ndr.) dell'hotspot. Con i deputati di Fratelli d'Italia abbiamo concordato che le condizioni oggettive dell'isola non consentono l'ampliamento della struttura".

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I deputati hanno incontrato il generale ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, il capo del reparto Piani e operazioni ammiraglio Giuseppe Aulicino. "Il nostro scopo è quello di far sentire la vicinanza delle istituzioni e ringraziare tutti coloro che con impegno e dedizione quotidianamente svolgono il coordinamento delle operazioni di soccorso nel mar Mediterraneo - hanno detto Kelany e Filini - .  Alla Capitaneria è affidato il coordinamento dei soccorsi nell'area Sar italiana, che è ampia 500.000 chilometri quadrati e l'opera meritoria che svolge, con competenza e abnegazione, consente di salvare innumerevoli vite" - hanno concluso - . 

"L'emarginazione geografica non consentirebbe di superare le carenze sanitarie e di viveri. Quello che serve sono navi e aerei pronti a trasferire sulla terraferma i migranti che sbarcano. Lampedusa, isola piccola che va preservata e coccolata, non è il posto dove far rimanere per più giorni i migranti che arrivano". Lo ha detto, a margine della visita dei deputati di Fdi Sara Kelany e Francesco Filini, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino. "Ringrazio anch'io la Capitaneria di porto, e in particolare il comandante locale Gaetano Roseo, che ha chiesto di rimanere sull'isola oltre il periodo usuale. A settembre saranno due anni. Il comandante vuole restare perché questo è l'unico modo per aiutare quest'isola".

Mannino con i due deputati ha parlato anche della necessità di una legge speciale per le Pelagie: "Abbiamo il caro carburanti, il caro generi alimentari e l'emarginazione geografica fa sì che non abbiamo un segretario comunale, né insegnanti, né vigili del fuoco. Chi deve venire a lavorare qui lo fa per missione perché lo stipendio finisce solo pagando l'affitto e le spese di viaggio per rientrare ogni tanto a casa - spiega il primo cittadino - . Serve una legge speciale per fare in modo che i vigili del fuoco lampedusani, ad esempio, che lavorano in altri comandi d'Italia possano rientrare facilmente a casa, tamponando la carenza di personale. Una legge speciale che tenga conto che una bombola del gas qua costa 50 euro, la benzina 2,40 euro e 2,50 euro un chilo di mele. Una legge speciale - ha concluso Mannino - che garantisca il diritto alla salute perché chi, fra i lampedusani, deve sottoporsi a chemioterapia deve scegliere se fare la spesa e pagare le bollette o sottoporsi alle cure". Il riferimento del sindaco è, fra gli altri, ad un'anziana che ogni 15 giorni deve andare a Palermo per controlli o chemioterapia e ogni trasferta le costa almeno 200 euro.

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