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L'Usb all'Anticorruzione: "Nel sistema degli appalti delle scuole c'è qualcosa che non va"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Presidente

I documenti ufficiali, i vari atti ispettivi ci dicono che c’è qualcosa che non va in un sistema di appalti nelle scuole pubbliche finanziati con soldi pubblici.

A tal proposito, la Commissione Europea, intervenuta in merito, ha promosso un’apposita procedura di infrazione relativa agli incentivi e sgravi, all’affidamento della gestione diretta senza gara degli LSU da “consegnare” alle Coop. Non possiamo non soffermarci sulle varie inchieste negli appalti pubblici che hanno coinvolto Cooperative (Abuso – Gara CONSIP servizi di pulizie nelle scuole – Provvedimento ANAC n. 25802) e per finire, politici. Passano gli anni, ma nulla cambia.

Quello che non può assolutamente starci è sapere di essere “defraudato” ogni giorno, di sapere che il loro stipendio che proviene da un progetto ministeriale e quindi da denaro pubblico, non rispetta l’onestà, il fine per cui è stato “ideato”. Ci riferiamo al progetto”scuolebelle”,”strada maestra” per combattere la precarietà. Una strada percorsa ad un solo senso di marcia: Coop e denaro pubblico. Tutto questo nel nome di un risparmio che non c è mai stato; basta analizzare le tabelle analitiche, tecniche, dei vari Istituti scolastici, e le fatture sottoscritte, per rendersi conto che i costi sono aumentati.“ Nonostante quegli appalti siano stati oggetto nel 2015 di una multa dell’Antitrust per cartello tra imprese, poi sospese dalla Consip, e nonostante il Vostro parere contrario.  Tutta la vicenda, si ricorderà, incrocia il destino di tanti ex lavoratori socialmente utili sul quale ogni governo evita attentamente di prendere decisioni per non aprire un capitolo spinoso sul fronte del consenso. E infatti la storia va avanti da anni e il governo attuale non fa eccezione. La cornice all’interno della quale emerge l’oscurità nella quale si trovano i lavoratori, impone alle coscienze di emergere prepotentemente, fermando questo scandalo.

L’ANAC che Ella presiede, è sempre stata vigile nella prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate, nonché mediante l’attività di vigilanza nell’ambito dei contratti pubblici.  La chiave dell’attività della ANAC, è quella di vigilare per prevenire la corruzione. Ed è questo che chiediamo fermamente, unitamente ad una audizione. 
 

Aldo Mucci, Usb Sicilia

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