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Pignatone (M5S): "Criticità nella risposta sul passaggio del tribunale di Agrigento alla corte d'appello di Caltanissetta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

“Arriva la risposta del Ministro della Giustizia Cartabia alla mia interrogazione sullo spostamento del tribunale di Agrigento dal distretto della Corte di appello di Palermo al distretto della Corte di appello di Caltanissetta e la rideterminazione del circondario del tribunale di Sciacca. Una risposta che però presenta delle criticità. Si legge, infatti, che ‘allo stato attuale non sembra vi siano elementi che indichino come utile e proficuo procedere ad un mutamento della consistenza territoriale degli uffici giudiziari di tali distretti di Corte di appello’. Nel merito, ho già incontrato il consiglio dell’ordine e le camere civili, per superare insieme i rilievi fatti, tra questi che sarebbe più facile andare da Agrigento a Palermo che da Agrigento a Caltanissetta. Una vera contraddizione, forse figlia di una scarsa conoscenza del territorio; basti pensare che la corte di appello di Caltanissetta dista circa 50 chilometri dal tribunale di Agrigento, a fronte dei 131 chilometri che lo separano, invece, dalla città di Palermo. Inoltre, a tal riguardo giova rilevare che la nuova SS 640 Agrigento-Caltanissetta ed i progetti che sono stati avviati per l’adeguamento delle infrastrutture ferroviarie, garantiscono tempi di percorrenza notevolmente inferiori verso Caltanissetta per i comuni del comprensorio del tribunale di Agrigento”. Così, il deputato M5S Dedalo Pignatone che aveva presentato l’interrogazione proprio per sollecitare il nuovo governo Draghi sulla sua proposta di legge depositata Camera e che prevede tale spostamento. 

“Un argomento molto sentito nel territorio: si tratta di garantire un servizio efficiente ai cittadini, agli avvocati, ai magistrati, all’utenza tutta. L’obiettivo della mia proposta di legge è quello di rafforzare la Corte d’appello nissena e scongiurare una sua eventuale chiusura, che significherebbe perdere moltissimi posti di lavoro, intere famiglie spostate altrove, ma anche e soprattutto un presidio fondamentale di legalità per l’intero territorio. Caltanissetta è una città, ma sta perdendo nel tempo la sua centralità e togliere la Corte d’appello significherebbe togliere una connotazione di questa realtà. Questo è un progetto e una battaglia condivisa da tutta la città, dagli ordini, dalla politica in modo trasversale, ma anche dai cittadini e dal sindaco di Caltanissetta. Anche il precedente ministro Bonafede era favorevole allo spostamento, aveva detto che prima bisognava aumentare le piante organiche ed è stato fatto. Dispiace vedere questa modifica di atteggiamento del nuovo governo. Sarà mio compito interfacciarmi ancora con il Ministro, proprio per far capire le peculiarità del territorio, la bontà di questa proposta. Continuerò con azioni, documenti e approfondimenti per superare i rilievi fatti. Il trasferimento non potrebbe che migliorare l’efficienza nell’amministrazione della giustizia di entrambi i distretti di corte di appello in questione e fornire maggiori diritti a tutte le cittadine e i cittadini dei territori interessati” – conclude Pignatone.

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