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Verso le amministrative, Valenti non si ricandida: "Risanate però le casse comunali"

Sulle Terme il sindaco uscente ha accusato il governo regionale “di avere preso in giro non tanto l’amministrazione, ma la città"

Non si candida a sindaco, ma resterà in politica, con il suo partito: il Pd. La scelta di non puntare al secondo mandato è stata dettata da ragioni personali (“me lo ha chiesto la mia famiglia) e professionali (“l’attività scientifica di docente universitario”). Francesca Valenti, sindaco di Sciacca, ha tenuto la conferenza stampa di fine mandato e in poco più di un’ora è passata dalle questioni amministrative a quelle politiche, toccando anche temi che hanno caratterizzato il suo mandato: terme, acqua pubblica, rete idrica. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Ha cominciato con il lavoro ricordando la stabilizzazione di 77 lsu e 54 regionali per passare al concorsone, che si sta espletando, per 28 posti al Comune. Dal lavoro al risanamento delle casse dell’ente. “Nel 2015 – dice il sindaco – c’era un’anticipazione di cassa di 8 milioni di euro, noi l’abbiamo trovata di 5 milioni e lasciamo una cassa attiva”. In questo contesto ha inserito anche i debiti fuori bilancio: “Nel 2017 oltre 3 milioni di euro anche per sentenze del 2009/2010 e adesso 305 mila euro. Abbiamo svolto un’attività di risanamento dei conti e razionalizzazione della spesa epocale”. Poi la caccia agli evasori di Tari e Imu: “Agli evasori totali nel 2021 abbiamo inviato 1600 avvisi per circa 3 milioni di euro”. Poi i parcheggi gestiti dal Comune e non più dal privato. Un riferimento anche ai finanziamenti ottenuti per impianti sportivi: campi da tennis 600 mila euro; pallone tenda 600 mila; campi di bocce 250 mila; piscina comunale 1.270 mila; campo di calcio Gurrera un milione di euro; campo di calcio Giuffrè mutuo da 61 mila euro. Poi l’asilo nido comunale 2,5 milioni di euro. In materia urbanistica il sindaco si è soffermato sull’approvazione del piano regolatore generale. Grande risalto ai risultati ottenuti sulla raccolta differenziata dei rifiuti con una percentuale dell’83,37 e l’estensione del porta a porta a quasi tutto il territorio comunale. Dalla rete idrica con finanziamento di 33 milioni di euro un riferimento a una frase del candidato sindaco Ignazio Messina “faremo un falò delle transenne”.

Sulle terme il sindaco ha accusato il governo regionale “di avere preso in giro non tanto l’amministrazione, ma la città. Stendiamo un velo pietoso. Grida la città con riguardo alle terme”. Francesca Valenti ha parlato anche della decisione del suo partito, il Pd, di stringere un accordo con Mizzica affermando che si tratta del “progetto più vicino anche dal punto di vista dei valori, ideologico”. Di Fabio Termine, candidato a sindaco di questo schieramento ha detto che “ha alle spalle un’esperienza politica importante”. Poi non ha mancato di dissentire dalle dichiarazioni di Fabio Termine che ha criticato l’operato della sua giunta, definendolo addirittura fallimentare.

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