Scontro interno alla maggioranza, Pullara: "Le fusioni a freddo non pagano"
"Nella querelle agrigentina – conclude il deputato - non ho visto contrapposizioni per progettualità o idee diverse per il bene della città e dei cittadini"
"Avevamo visto bene quando nella competizione amministrativa ad Agrigento con le liste Onda e Noi abbiamo deciso la coerenza e la chiarezza per i programmi e non per le poltrone. Oggi i nodi vengono al pettine. Non sempre vincere significa vincere e perdere equivale a perdere".
Ad intervenire, dopo alcuni giorni dall'inizio della crisi politica che ha travolto (ma non stravolto) l'amministrazione comunale di Agrigento, è il deputato di Onda Carmelo Pullara.
"La fusione a freddo – spiega Pullara - tra realtà politiche inconciliabili certamente era una cosa che poteva stare in piedi, solamente ed esclusivamente, nel momento elettorale perché uniti contro qualcosa o contro qualcuno, giammai uniti in una progettualità comune per il bene in questo caso della città di Agrigento, e più in generale della provincia di Agrigento. D'altronde i due blocchi che ad Agrigento si contrappongono hanno come riferimenti politici chi negli ultimi decenni in politica c’è stato ed ha continuato ad essere votato, ma se gli si chiedesse quali battaglie, quali progetti, quali risultati, quali interventi forse la difficoltà sarebbe notevole".
Secondo il deputato, l'attuale situazione di instabilità è connessa all'ormai imminente inizio della campagna elettorale per le elezioni regionali. "Nella querelle agrigentina – conclude Pullara - non ho visto contrapposizioni per progettualità o idee diverse per il bene della città e dei cittadini. Gli agrigentini forse non hanno capito il perché di questa contrapposizione, compresa la levata di scudi di questo o di quel tifoso a favore della squadra in alcuni casi costretta a sostenere. Ovvero secondo me l’hanno ben compreso, sono certo se ne ricorderanno".