Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione Sicilia, ha aperto l'incontro - nel salone dell'hotel Lipari di Sciaccamare - di quello che avrebbe dovuto essere un semplice incontro culturale. Un incontro per presentare il libro del segretario del Pd Matteo Renzi. In realtà, la premessa dell'incontro - ma forse non avrebbe potuto essere altrimenti - è stata squisitamente politica. 

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"Volevo ringraziarvi per questo entusiasmo. Questo entusiasmo è carburante, energia allo stato puro per rendere sempre più forte questa campagna elettorale. Farò un tour con una città al giorno, - ha detto Micari - quindi tornerò a Sciacca nelle prossime settimane. Mi faceva piacere però essere qui, in questo momento, incontrare gli amici di Sciacca. Tante volte, troppe volte, noi sentiamo che i siciliani sono abituati a dire: 'Tanto non cambia nulla'. Non è così. La presenza di tanti dimostra che si vuole andare avanti, se posso utilizzare per un attimo il titolo del libro di Matteo. Bisogna crederci, bisogna lavorare per i nostri ragazzi che chiedono di andare avanti, di avere un lavoro, di crescere. E noi dobbiamo fare questo. Tornerò prestissimo per parlare di Sciacca, per vedere quali sono le opportunità per Sciacca. Questa è una città che ha tante possibilità: dal turismo alle Terme, il porto turistico. Ci sono aspetti fondamentali, sui quali lavorare. Tornerò, ne parleremo e dobbiamo - ha concluso il rettore in congedo dell'università di Palermo - costruire un'azione importante per il governo dei prossimi anni".

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Tantissimi i sindaci dell'Agrigentino, ma anche i deputati, presenti all'evento. "Ringrazio chi sta investendo per il turismo della Sicilia. Ringrazio anche Fabrizio Micari che ha accettato questa sfida. Tutti hanno caricato di significato nazionale queste elezioni - ha detto l'ex premier Matteo Renzi - . Non vi fate fregare, non cascateci. Non perché io non abbia tutto l'interesse ovviamente a che ci sia una corrispondenza a ciò che stiamo facendo, ma le elezioni regionali siciliane decidono il futuro della Sicilia, non i giochi di potere a Roma. Vogliono farvi credere che la Sicilia sia, come sempre, utilizzabile come cavia. L'Italia ha bisogno di una Sicilia funzionante, efficiente, efficace. E per questo il mio augurio, e lo dico al netto della casacca che indosso: di segretario del Pd, è che scegliate il miglior candidato presidente. Avete visto il candidato del Centrodestra all'opera quattro volte. Il candidato dei Cinque Stelle che è al secondo tentativo. Poi ci sono i candidati che corrono per perdere e quelli li lasciamo fare. A fronte di questi che hanno già esperienza in queste competizioni, c'è una candidatura, che è la vera novità, che è basata sulla competenza, non soltanto per la professione, ma per il taglio che Fabrizio sta dando e che ha una squadra importante".      

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