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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2015

Elezioni, la componente renziana del Pd: «Agrigento nentinenti»

Il "Coordinamento provinciale Area Renzi" ha scosso già il partito e sta provando a imprimere un altro forte scossone partendo proprio dalla coalizione di cui fa parte. Le premesse sono "leggibili" anche nelle uscite delle ultime settimane

E' iniziata. La componente renziana del Pd, quella che ha alzato la voce contro le primarie e il candidato che le ha vinte perdendone l'iniziale consenso, dà l'impressione di aver avviato il processo di "rottamazione" del Pd agrigentino, o quantomeno dei suoi vertici.

Il "Coordinamento provinciale Area Renzi" ha scosso già il partito e sta provando a imprimere un altro forte scossone partendo proprio dalla coalizione di cui fa parte. Le premesse che sono "leggibili" anche nelle uscite delle ultime settimane, paiono confermate nella nota diffusa che ha come titolo "Agrigento nentinenti" in cui si dà per fallito il progetto, definito "marmellata", e si accenna a un commissariamento di fatto della segreteria provinciale del Pd, in un passaggio di difficile interpretazione.

"L’annunciato fallimento della marmellata “Agrigento 2020” è il fallimento di un metodo superato di concepire il rapporto tra Politica e cittadini - scrivono -. E’ il metodo per cui i soliti signorotti della politica decidono tutto nelle segrete stanze fingendo coinvolgimenti della base che invece deve solo ratificare, alzare la mano, chinare la testa. Guai se qualcuno osa ribellarsi, guai se si denunciano accordi improponibili e patti scellerati, guai se si cerca di dire con forza che c’è bisogno di una nuova classe dirigente".

Affermazioni che a prima vista parrebbero incomprensibili visto che "nelle segrete stanze", a rimestare la "marmellata" c'era anche Marco Zambuto, colui che è in atto il loro rappresentante, almeno finchè le dimissioni non verranno accettate e ratificate. O stanno, in maniera fumosa, anche difendendo Zambuto in qualche modo? Dipende dalla posizione in cui lo collocano, se lo vedono ai vertici o alla base.

Nella stessa nota si parla di "vecchia politica", di gente "cresciuta all’ombra delle liste bloccate, di primarie falsate, di galoppini abituati a servire un padrone piuttosto che un’idea. Adesso, invece che il vento è cambiato, abili nocchieri tentano di seguire il vento per rimanere a galla". Ed è solo possibile supporre a chi si faccia riferimento, mentre rivendicano la battaglia per "un cambiamento vero, discontinuità netta col passato, autorevolezza nelle scelte e credibilità dei soggetti chiamati a gestire la città di Agrigento".

Oscuro risulta anche il passaggio che segue, in cui chiedono "scelte coraggiose e nette", volte a "trovare la giusta direzione", indirizzando l'appello ai circoli agrigentini e al segretario regionale Fausto Raciti che avrebbe "di fatto commissariato la segreteria provinciale, già immotivatamente congelata". Suscita un pò di confusione: il congelamento "immotivato" di cui si parla, e il commissariamento supposto, forse invocato ma mai concretizzatosi ad oggi, sarebbero infatti cagionati dall'esito delle primarie di coalizione e dalla bagarre scaturita nei giorni seguenti, fatti contestati dagli stessi renziani e per i quali oggi chiedono cambi di rotta.
 

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