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Elezioni Comunali 2015

Speciale elezioni 2015 Agrigento, l'intervista a Giuseppe Arnone

Cinque dei sette candidati sindaco al Comune di Agrigento hanno rilasciato ciascuno un'intervista ad AgrigentoNotizie in vista delle elezioni amministrative. L'intervista a Giuseppe Arnone

- Qual è il primo punto che affronterà nel caso in cui venisse eletto sindaco?

Riparare le buche delle strade, aprendo un servizio online e telefonico dove il cittadino possa direttamente segnalare all’ufficio del sindaco le situazioni pericolose che esistono in città, nelle strade e similari. Sempre immediatamente farò ridipingere le strisce pedonali nelle zone frequentate prevalentemente dagli anziani: farò questo anche a costo di pagare il colore bianco personalmente. Poi vi sono delle iniziative a costo zero per rilanciare l’orgoglio di Agrigento e di essere agrigentini e siciliani. Cambierò il nome di via delle Torri in via Giovanni Vivacqua, il primo tratto di via Crispi si chiamerà via Mario La Loggia, la zona della Chiesa di San Giacomo verrà intestata a padre Terrana, a Pirandello basta il Teatro, penso di intestare la piazza a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e soprattutto intesterò la piazza del mercato ai partigiani Gildo Moncada e Totò Di Benedetto. Intesterò pure una via del centro storico a Lillo Fera e a Gaetano Gaglio, grandi militanti antifascista e storiche bandiere della sinistra agrigentina. Sino a ieri pure intestando le vie si è fatto clientelismo di bassa lega, mortificando la storia di Agrigento.

- Come pensa di risanare il bilancio comunale?

Credo che il Comune di Agrigento sia ormai formalmente al predissesto. Per cui occorre immediatamente formalizzare questa situazione. Poi, inizierò una intensissima attività per recuperare i milioni di euro che sono stati evasi o rubati al Comune. Vi è un processo per associazione a delinquere a carico di chi dirigeva l’Urbanistica. Va anche risanata tutta la situazione delle occupazioni delle aree pubbliche, anche lì vi sono molti soldi da incassare. Poi vi è la questione dei dirigenti comunali che hanno compensi troppo elevati e quella degli articolisti che al contrario sono alla fame. Andrò a rivedere tutte le grandi concessioni edilizie degli ultimi lustri: non va dimenticato che grazie alla battaglia mia e di Giovanni Miccichè (fu lui a segnalarmi questo imbroglio e mi sostenne con la sua tv), abbiamo incassato i cinque miliardi di oneri di urbanizzazione che l’imprenditore Scifo per 10 anni era riuscito a non pagare. E questo è solo un caso.

- Rifiuti e acqua pubblica. Quale sarà la sua posizione in merito a questi due importanti aspetti?

Metterò mano subito all’appalto dei rifiuti che è stato aggiudicato proprio in queste ore. E’ ovvio che un Comune dissestato non può rilevare l’affidamento a Girgenti Acque: lo faremo se vi sarà una legge regionale che ci finanzia. Ma la Regione è ancora più dissestata del Comune di Agrigento. Aprirò invece una grandissima battaglia su quella che è la vera situazione di latrocinio che riguarda la vicenda idrica. A Milano l’ente che fornisce l’acqua al Comune vende l’acqua al Comune a soli 15 centesimi al metro cubo. In Sicilia, invece, Siciliacque, società gestita da ignoti francesi (dietro ai quali a mio parere si nascondono noti siciliani) vende l’acqua ai Comuni (e quindi a Girgenti Acque) a ben 72 centesimi al metro cubo, cioè ad un prezzo per cinque volte superiore. Mediamente in tutto il Nord Italia i Comuni o gli Ato pagano l’acqua a 15 o a 20 centesimi al metro cubo, in Sicilia ad un prezzo cinque volte superiore. Vi è da chiedersi perché nessuno dice questo. Siciliacque fa paura evidentemente a molti. Oppure ha fatto molti regali. 

- Le strade della città sono un colabrodo, che hanno talvolta causato anche delle morti. In molti ritengono sia un problema da affrontare urgentemente. Come pensa di risolverlo?

Ho già detto che questa è la mia priorità. Sono l’avvocato della famiglia della povera Chiara La Mendola e so bene quanti risarcimenti paga il Comune per gli incidenti e i danni alle automobili.

- Qual è il valore aggiunto per il quale gli agrigentini dovrebbero sceglierla? 

Sono l’unico che già nel 1999 ha avuto nazionalmente una autorevolezza tale da ottenere l’approvazione della nota legge che ha fatto avere al Comune decine di milioni di euro grazie alle sanatorie edilizie nelle aree B, C, D ed E del Gui – Mancini, risolvendo un problema importante per gli agrigentini e rimettendo in moto con le relative sanatorie edilizie il circuito economico appunto dell’edilizia.

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