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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Comunali 2015

Elezioni Agrigento, Dalli Cardillo: «Ecco cosa immagino per la città»

Emanuele Dalli Cardillo, avvocato 48enne, padre di famiglia e attivista del Movimento cinque stelle si racconta, spiegando come intende, in caso di vittoria, portare ad Agrigento condizioni di vita migliori e posti di lavoro a tempo indeterminato

Emanuele Dalli Cardillo, avvocato 48enne, padre di famiglia e candidato sindaco del Movimento cinque stelle si racconta, spiegando come intende, in caso di vittoria, portare ad Agrigento condizioni di vita migliori e posti di lavoro a tempo indeterminato.

Esperienza pregresse in politica e da amministratore?

Il mio curriculum è visibile a tutti, ho fatto esperienza avvincente giovanissimo come assessore a Porto Empedocle all'indomani di tangentopoli con Gibilaro sindaco, antesignano di Grillo.
Delega alla Pubblica istruzione, Cultura e sport, tra le cose che ho fatto, appena 26enne, ho fatto mettere la statua di Pirandello che era proprietà del Comune e giaceva in un magazzino a Palermo e l'ho fatta portare in città. Ma ho fatto aprire la scuola elementare “Falcone e borsellino” edificio nuovissimo in contrada Infichera, che ci ha consentito di risparmiare sull'affitto in altre strutture. Ma anche i murales di Discesa della Catena del validissimo artista Giampiero Cacciato che sono opere d'arte che dal '94 ancora resistono.
Poi avevo perso fiducia nella politica finchè non arrivò Grillo e il Movimento con la loro voglia di cambiare l'Italia, nel maggio del 2012.
Poi mi sono candidato alle Regionali, risultando il terzo più eletto per preferenze nella città di Agrigento. Alle Politiche con il Porcellum non per in posizione utile e poi tanta gente mi ha sollecitato a fare questo che è un sacrificio grossissimo candidandomi a sindaco: ci credo e sono state due le molle. La prima il fatto che Agrigento, la più bella città dei mortali, sia immeritatamente ultima in molte classifiche, la seconda è stata quella del mio parroco che un giorno nell'omelia esortò tutti a mettersi d'impegno in prima persona perché questa città possa rinascere, a non limitarsi a lamentarsi e a fare qualcosa per la collettività.

Come vede la campagna elettorale in corso?

In questa campagna elettorale, fatta di veleni e di tentativi di smontare l'avversario non su confronti politici costruttivi, si sono inventati anche una denuncia per violazione domiciliare: avevamo segnalato dei lavori abusivi e con gli agenti di polizia siamo entrati anche io e un vicino di casa. Il proprietario di questo grezzo che si stava rifinendo ci ha denunciati per violazione di domicilio, seppure fossimo assieme agli agenti della Digos. E' stata archiviata, si sono opposti ed è stata archiviata di nuovo per inesistenza della notizia criminis.

Ci parli della lista a sostegno della sua candidatura.

L'unica autentica lista civica presente alle Amministrative: nessuno dei 30 componenti ha avuto a che fare con il Comune di Agrigento se non nella veste di mero utente occasionale.
C'è anche un parente del ministro Alfano, un cugino del padre, ma ha deciso di optare per questo progetto.

La squadra di governo come è stata scelta?

Tra persone capaci che di certo daranno un apporto fattivo. Si tratta di Marcello La Scala che avrà il Verde pubblico, la Gestione del personale, la Polizia municipale e l'Annona; Rita Monella Pubblica, docente all'istituto “Lauricella”, con delega all'Istruzione e alla Solidarietà sociale; Livio Sutera Sardo, responsabile dell'Adicom che si occuperà di Bilancio e Programmazione economica con un occhio ai fondi europei, e dei consumatori con attenzione ai servizi essenziali; Marcella Carlisi, ingenere, presidente dell'associazione “Agrigento Punto e a capo”, all'Ambiente, alla Salute, Lavori pubblici e Urbanistica.

Ci illustri alcuni punti cardine del programma.

Quello che non serve a questa città è la politica che l'ha governata fino a ieri. Dobbiamo partire dall'”Abc”, se non si riuscirà a intercettare fondi europei in maniera seria, un sindaco buono, onesto e attento potrà al massimo garantire l'ordinaria amministrazione. Quindi la pulizia, il decoro, l'ordine, aprire gli spazi verdi che è un impegno che dobbiamo assumerci e con qualche economia aiutare chi è in difficoltà e restituire un po' di dignità ai quartieri abbandonati.
Ma se sarà un sindaco come quelli passati, non si vedrà neppure questo.
Puntiamo sul turismo e i beni culturali (Valle dei templi, centro storico sul modello della Cultural Farm di Favara del mio amico notaio Bartolo) e vogliamo ridare lustro alla figura trascurata di Luigi Pirandello, con eventi che abbiano un ritorno per la città, non che siano pastoia per qualche amico.
Così come bisogna rimettere in funzione il Palacongressi per un turismo congressuale che prescinde dai collegamenti (non mi si dica che il punto nodale è l'assenza di collegamenti perché se la cosa interessa la gente fa anche 5 ore di pullman), semmai bisogna implementare l'offerta turistica perché finito il congresso non c'è poi nulla da fare in questa città, in termini di intrattenimento. Quindi folklore a tema, enogastronomia, bellezze paesaggistiche. Così creeremo anche occupazione.
Un'altra cosa che mi sta a cuore è la nuova politica dei rifiuti zero: abbattere i costi del servizio e si creano centinaia di posti a tempo indeterminato. Iniziando la differenziata e creando a livello consortile un'industria di compostaggio. Si tratta di una fonte inesauribile di guadagno perché la spazzatura di recupera praticamente in toto. Si inizia in maniera programmatica, quartiere per quartiere, fino a estendere la cultura della differenziata a tutta la città.

Nei mesi scorsi è sembrato ci fossero due anime nel Movimento cinque stelle. Lei stesso ha dichiarato rispetto ai “GrilliAgrigento”: «I grilli per me sono insetti. Sono cialtroni sedicenti cinquestelle».

Nel momento in cui è stata certificata la lista che mi appoggia, la questione è stata superata. Nella logica del Movimento si è stabilita una riunione, loro volevano primarie online che sono previste, per statuto, solo per le Politiche nazionali e per le Europee. Sennò è prevista assemblea partecipata o primarie cittadine. Loro sono stati invitati ma si sono tirati fuori. Li abbiamo invitati cercando di coinvolgerli prima con Matteo Mangiacavallo e poi con Giancarlo Cancelleri, ma hanno disertato quell'incontro. In ogni caso nessuno può parlare a nome del M5s: in atto i candidati e poi solo gli eletti.

Non va contro i presupposti fondanti del Movimento?

Gli unici legittimati a parlare saranno gli eletti, perchè l'Assemblea sovrana a cui tutti possono partecipare in cui vige il principio “uno vale uno” danno indicazioni agli stessi eletti. Il movimento deve darsi delle regole per evitare anche di confondere l'elettorato. Gli altri parleranno da attivisti, iscritti del blog, ma non potranno spendere il nome del Movimento cinque stelle.

Sugli altri candidati: un aggettivo o una definizione.

Firetto non mi convince, perchè un soggetto che rinuncia a 3 anni di deputazione regionale per venirsi a impelagare in un Comune che ha circa 70milioni di debiti, non riesco a capirlo. Non mi da fiducia. Forse sbaglio, ma viene qui su mandato di terzi. Alessi è un buon presidente dell'Akragas e secondo me dovrebbe restare a fare quello, occuparsi di pallone. Parafrasandolo, lui ha detto che se vince le lezioni porterà la squadra in serie B, io direi che se vinco porterò Agrigento in serie A. Marcolin per me è un turista occasionale. Riguardo a Cirino, Arnone, Di Rosa per me si tratta di  un “film già visto”, non vedo “nulla di nuovo sotto il sole”.

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