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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2015

Agrigento, Di Bella (M5s): «Poco chiara la gestione del randagismo»

"Oggi in contrada Condolida c'è qualcosa che viene definito rifugio sanitario ed è costato settantamila euro e doveva anche ospitare un cimitero per i cani. Vi sembra che abbia davvero cambiato la situazione del randagismo in città?", si chiede il candidato grillino al Consiglio comunale

"La città di Agrigento con punti zero si trova in coda alla classifica 'animali in città' presentata recentemente da Legambiente, che ha condotto un’indagine sui servizi e le attività dei Comuni capoluogo di provincia per la tutela e la gestione degli amici a quattro zampe. Che ne è dello strombazzato centro di benessere per animali che doveva sorgere in contrada Consolida ?"

Lo dice Elio Di Bella, candidato nella lista del Movimento cinque stelle per il Consiglio comunale di Agrigento, che aggiunge:

"Due anni fa ad Agrigento sbarcarono specialisti da varie parti d’Italia per presentare il progetto europeo Sulfanet, destinato a cambiare il volto di contrada Consolida, che da discarica sarebbe dovuta diventare una casa ospitale per animali. Grazie a un contributo di circa tre milioni di euro da parte dell'assessorato regionale all'Ambiente, diceva l'annuncio, si sarebbe potuto recuperare l'area, attraverso la realizzazione del centro che prevede anche una clinica veterinaria e giardini per una capienza i circa 300 cani. I lavori dovevano iniziare nel novembre di due anni fa. Cosa ha fatto il Comune per tentare di ottenere quei contributi ? Tra i Comuni italiani, l’86per cento ha una struttura comunale per affrontare le problematiche animali.  Oggi in contrada Condolida c’è qualcosa che viene definito rifugio sanitario ed è costato settantamila euro e doveva anche ospitare un cimitero per i cani.  Vi sembra che abbia davvero cambiato la situazione del randagismo in città?"

Il pentastellato solleva poi una serie di interrogativi sul perchè non vengano diffusi i dati sugli animali presenti in tale struttura, su come si svolga il servizio, di quante persone disponga, quante siano le risorse utilizzate a fronte di "così mediocri risultati", se esista un servizio comunale per la cattura dei randagi, a che punto sia la microcippatura e perché non c’esista un sito web su questo servizio.

"Anche su questa vicenda non c’è tutta la trasparenza necessaria - ha concluso -. I cittadini sono ben poco informati. E così si vocifera che sia tra l’altro talvolta vuoto o semivuoto, mentre i randagi in giro aumentano di giorno in giorno e gli unici a prendersene davvero cura sono i volontari. Ci auguriamo che chi ha responsabilità in questo settore ci dia risposte. Il prossimo Consiglio comunale deve impegnarsi a risolvere questo grave problema che offre della città una pessima immagine e soprattutto costituisce un pericolo per la nostra salute".

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