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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

L'apparentamento e la Giunta, Pennica in riunione da ore con i partiti

Sono in corso le trattative volte a chiudere l'accordo politico dell'apparentamento delle liste e le nomine degli assessori. Non occorre di certo una fervida immaginazione per capire chi sono gli interlocutori del candidato sindaco

Nella giornata di ieri un susseguirsi di riunioni fino a notte fonda. Poche ore di pausa e, stamattina alle 7, si ritorna a discutere nuovamente intorno a un tavolo. Sono le 14, ora ultima di scadenza per la dichiarazione dei nomi della Giunta. Ma ancora nulla. Totò Pennica non dichiara la squadra. Non si tratta di vertici internazionali eppure la riunione sembrerebbe essere cosa lunga, forse protraendosi anche questa notte. Il candidato presenterà dunque la squadra domani, data di scadenza per la presentazione dei collegamenti delle liste “apparentate” al secondo turno.

"Ci sono tutti, tutti", ci dice qualcuno senza farsi scappare una parola di troppo. Non occorre di certo una fervida immaginazione per capire che intorno al tavolo con Pennica ci sono personalità come Roberto Di Mauro, Angelo Capodicasa, Enzo Fontana, Salvatore Iacolino, Michele Cimino, Luigi Gentile. Azzerata la Giunta nominata nella prima tornata elettorale, dopo le ore calde di questa riunione sarebbero già pronti quattro nomi del possibile esecutivo di Pennica, qualora dovesse vincere il ballottaggio. Mariella Lo Bello non è tra questi, in quanto ha chiarito la questione dichiarando di non essere interessata ad alcun assessorato.

La partita in queste ore sembra giocarsela il Movimento per l'autonomia, la lista a sostegno di Lo Bello al primo turno che ha ottenuto più voti, precisamente il 12,85 percento. Le liste del Pd e di Fli hanno invece raggiunto rispettivamente il 7,64 e 7,37 percento. Le liste collegate a Pennica (Pdl, Grande sud e Cantiere popolare, esclusa quella di Epolis che non ha superato la soglia di sbarramento fissata al 5 percento) hanno ottenuto un totale di 33,09 punti percentuali. Il collegamento con le liste elettorali della coalizione, dunque, garantisce il premio di maggioranza con il 55,95 percento, assicura cioè i due terzi dei seggi in Consiglio comunale allo schieramento di Totò Pennica anche in caso di sconfitta al ballottaggio. I militanti del Partito democratico, secondo indiscrezioni, sarebbero contrari all’apperentamento. I vertici del partito a quanto pare non sono della stessa opinione.

L'uscente Zambuto dichiara di essere stato avvicinato dai partiti per l'apparentamento. Probabilmente la "grande coalizione" puntava all'inizio su Zambuto, il favorito nella seconda tornata elettorale, stando al risultato ottenuto al primo turno, dove ha incassato quasi seimila voti in più di Pennica. Il sindaco uscente però rifiuta, scegliendo di non apparentarsi con i partiti e rischiando dunque, in caso di vittoria, di trovarsi una maggioranza in Consiglio comunale diversa dal suo schieramento politico.   

(dbr)

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