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Martedì, 16 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012

La grande coalizione "scarica" Pennica: due nomi sul tavolo, sospetti di giochi sottobanco

Ieri sera l'ennesimo incontro tra i partiti del Mpa, insieme a Pd, Fli e Api. Due i possibili candidati: un uomo e una donna. Adesso si attende che siano loro a dare la risposta

Un continuo susseguirsi di incontri e di riunioni. Gli esponenti di partito stanno vivendo ore intense, alla ricerca dell'accordo politico da chiudere per i giochi di questa campagna elettorale. Ieri sera l'ennesimo incontro tra i partiti della coalizione del Mpa, insieme a Pd, Fli e Api. Due nomi sul tavolo: quello di un uomo e di una donna. Ma la coalizone adesso attende che siano loro a dare la risposta. Entro domenica il nome del candidato. Lunedì conferenza stampa di presentazione, stando a quello che ci dice Roberto Di Mauro, leader del Mpa agrigentino. La riunione è aggiornata a oggi.

Il "no" a Pennica è quindi ufficiale. "Lui ha deciso di non scegliere tra Pd e Pdl. Noi siamo lusingati dal suo appello verso il Pd, ma il Pd non può innamorarsi di lui se non c'è chiarezza politica". A dichiararlo è Angelo Capodicasa, deputato del Pd. Chiusa la strada Epolis, almeno in modo ufficiale o comunque al primo turno, Mpa-Fli-Pd-Api presentano un loro candidato. Un candidato che considerando i tempi abbastanza risicati e l'evoluzione del quadro politico, sembra abbia già perso in partenza. La partita sembra giocarsi tutta tra i tre avvocati Arnone, Zambuto e Pennica.

Non pochi i giochi che si nasconderebbero dietro i personaggi di questa campagna elettorale. Non poche le questioni che restano ancora aperte. Ieri sera, alla presentazione della candidatura di un consigliere del Pdl, era presente l'avvocato Totò Pennica. Sul santino del candidato del partito di Alfano, la scritta "Pennica sindaco". L'apparentamento con il Pdl se non ufficiale, sembra comunque ufficiosa, sebbene l'avvocato penalista continui a dire che non vi è alleanza alcuna.

Il sospetto che diversi siano i giochi sottobanco in questa campagna elettorale sembra farsi sempre più grande. Voci di corridoio mettono una, due, tre pulci nell'orecchio ogni giorno. Arnone con la lista civica, senza sigle di partiti, sarebbe il candidato di parte del Pd, come egli stesso dichiara. E anche parte del Mpa probabilmente lo voterà. Sembrerebbe inoltre che il Pdl, in buona parte, appoggerà Zambuto. Il Patto per il territorio con i denti e con le unghie sembra volersi fare largo, mettendo i bastoni tra le ruote a parte del Pdl. Mentre la corrente dei "firettiani" dell'Udc non lo voterà. E poi ancora si sarebbe chiuso un accordo tra Benedetto Adragna, senatore del Pd, e Zambuto con Piero Luparello, promesso alla poltrona di vicesindaco, come i bei tempi di cinque anni fa prima della lite furibonda. Le indiscrezioni sembrano ancor più attendibili se si tiene presente la dichiarazione d'amore di Zambuto a Luparello.

Ma anche Epolis fa la sua partita. Pennica utilizzando come metafora il compasso (insieme al simbolo della squadra, segno massonico, a cui probabilmente non avrà voluto dare quest'accezione) spiega come intendeva stringere un accordo con i partiti, a 360 gradi. Rimanendo al centro come il punto attorno al quale si disegna il cerchio, equidistante da tutte le forze politiche, ma al centro di tutte queste. La cosa però non si può fare. Il Pd con il Pdl non ci sta ad Agrigento, anche se in altri Comuni, in cui si andrà al voto, e in altre situazioni, come la ricandidatura di Calogero Firetto a Porto Empedocle l'anno scorso, per fare un esempio, il problema dell'alleanza con il Pdl non si è posto. Non si capisce cosa succederà adesso tra Epolis, Pdl e Grande sud, ma forse poco importa chi sarà il candidato ufficiale dei partiti. La partita si gioca su due piani: silenti accordi politici e il voto dei cittadini.

(dbr)

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