Entro lunedì chiusa la partita degli apparentamenti: ma mancano ancora i dati definitivi
Tre sezioni dovranno subire un riconteggio. Firetto rilancia l’ipotesi di un confronto pubblico a due con Micciché, che al momento glissa
Il tempo a disposizione è poco, pochissimo, e le idee sempre più confuse.
Entro lunedì, verosimilmente, i due candidati sindaco che si dovranno scontrare al ballottaggio, Lillo Firetto e Franco Micciché, dovranno scegliere definitivamente sul tema degli apparentamenti, presentando le – eventuali – nuove coalizioni e nuove giunte. A rendere il tutto più difficile di quanto già non sia per questioni di scelte politiche e per il rischio che si ripeta quello che si chiama “Effetto Pennica” (quando l’avvocato, avversario di Marco Zambuto, prese al ballottaggio un pugno di voti nonostante l’amplissimo schieramento), il fatto che fino alle 21 di ieri sera mancavano ancora i risultati di tre seggi su 55, che saranno oggetto di controlli e verifiche da parte della Commissione elettorale. Senza questi dati non si può avere un quadro definito per quanto riguarda i consiglieri comunali e le liste, e quindi i partiti che dovranno sostenere gli eventuali apparentamenti non possono sapere se ci sono o meno soggetti da “salvare”.
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Disinteressati sembrano al momento i due candidati, Firetto e Micciché, impegnati al momento in un braccio di ferro (in realtà monodirezionale) sul tema di un “duello” dialettico-politico. A rilanciare la questione è stato il sindaco uscente con un video nel quale dice: “Credo sia il momento di un confronto tra le due proposte che sono in campo”.
Tema sul quale battono i Firettiani in modo molto più “vivace”, al punto che è nato persino un profilo Facebook (già bloccato, e poi ricreato) chiamato “Al ballottaggio con Firetto”, che chiede con forza il confronto pubblico tra i due, per quanto vada ricordato che Firetto nel 2015, fatti i primi dibattiti decise di smettere, mentre Micciché, nella campagna elettorale in corso, al primo turno, si è fin da subito sottratto ritenendoli “Fuori dal tempo”.