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Giovedì, 25 Aprile 2024
Amministrative 2020

Finite le elezioni è il momento dei fatti: ecco le emergenze della nuova amministrazione

E' lunga la lista di cose da fare nell'immediato per Micciché e la sua giunta, partendo dal mutevole e complesso quadro connesso al Covid-19

Entro la settimana la nuova amministrazione comunale potrà ufficialmente mettersi al lavoro e, da lì a poco, potrà farlo anche il nuovo consiglio comunale. Ma quali gli obiettivi a medio e lungo termine e, soprattutto, quali le questioni ancora oggi irrisolte?

Il primo fronte è la profonda emergenza in termini di assenza di risorse umane da impegnare: è vero, i precari sono stati stabilizzati ma restano da incrementare le loro ore e, comunque, non bastano per colmare le carenze dentro gli uffici. Alcuni settori sono ormai ridotti al lumicino e, con la ripresa a pieno regime dello "smartworking" la preoccupazione molto concreta è che non si riesca a far fronte alle necessità.

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Secondo tema, non di poco conto, è quello finanziario. L'amministrazione Firetto ha più volte ripetuto durante la propria campagna elettorale che i debiti sono stati azzerati. Questo non significa però che le casse siano al sicuro, tutt'altro. A parte i sempre presenti debiti fuori bilancio, spesso anche di grossa entità, che potrebbero maturarsi nei prossimi mesi-anni, ci sono da onerare numerosi mutui e bisognerà nell'immediato mettere in cassa i bilanci oggi mancanti all'appello per riallineare la situazione contabile, anche se l'anno è ormai indirizzato verso la fine. 

Ci saranno poi da "coltivare" tutte le iniziative avviate dall'amministrazione uscente: i lavori in corso (anche se con non poche difficoltà) al Museo Civico, gli immarcescibili (e non ancora avviati) cantieri di Girgenti ma anche quelli ereditati come "Ravanusella" e il ben più complesso "Terravecchia" e tutta una serie di altre attività che, ha detto Firetto ieri commentando la sconfitta, "Cammineranno sulle gambe di altri".

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Poi c'è evidentemente il tema della raccolta differenziata: percentuali a parte, c'è il nodo del decoro cittadino e della rimodulazione del servizio soprattutto in alcune zone della città dove non sta funzionando come dovrebbe.

In ultimo si aggiunge la questione Covid-19. Le nuove direttive dal Governo caricano sulle spalle dei sindaci grosse responsabilità in tema di prevenzione e repressione dei comportamenti non in regola. Bisognerà trovare un equilibrio delicatissimo tra sviluppo economico e sicurezza. Connesso a questo è per certi versi un ultimo tema, che è quello dell'emarginazione sociale: dal centro storico alle periferie i casi di famiglie che vivono in situazioni di indigenza profonde sono innumerevoli e fino ad oggi il peso maggiore è stato sulle spalle delle associazioni caritative, che si sono fatte carico di larga parte dell'assistenza "spicciola" (dal pacco di pasta alle medicine, passando per vestiti, soldi per bollette eccetera) mentre il Comune ha sempre puntato su misure più "strutturate" che però non sembrano aver sortito gli effetti voluti se, come appare, le famiglie in ginocchio sono aumentate.

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