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Elezioni comunali ad Agrigento, Giuseppe Di Rosa presenta il "Contratto con gli agrigentini"

Una serie di traguardi (13 per la precisione) da raggiungere entro i primi 24 mesi amministrazione, proprio come Silvio Berlusconi fece nel 2001. In caso contrario, dimissioni immediate. Il consigliere comunale accende i riflettori sulla campagna elettorale

Un "contratto con gli agrigentini"; una serie di traguardi (13 per la precisione) da raggiungere entro i primi 24 mesi amministrazione, proprio come Silvio Berlusconi fece nel 2001. In caso contrario, dimissioni immediate. Nonostante non si conosca ancora la data certa delle elezioni, la campagna elettorale ad Agrigento entra nel vivo. E a far accendere i riflettori è l'attuale consigliere comunale Giuseppe Di Rosa.

L'ex presidente dell'Akragas Calcio non ha mai fatto segreto della sua candidatura: già alcuni giorni dopo le dimissioni di Marco Zambuto aveva iniziato a parlare di progetti e iniziative per la città. Oggi la candidatura ufficiale, con tanto di manifesti e presentazione del "Contratto".

VIDEO -> Giuseppe Di Rosa presenta il suo progetto

I punti sottoscritti da Di Rosa sono: il massimo contenimento di tutte le imposte comunali, nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità, del debito comunale accumulato e del principio di sostenibilità economico-finanziaria; compatibilmente ai vincoli del punto 1, realizzare azioni e iniziative che migliorino la qualità della vita dei cittadini e della Città (servizi pubblici, ambiente, cultura e tempo libero, sicurezza e manutenzione stradale, viabilità e parcheggi, igiene e salute, servizio idrico e raccolta rifiuti solidi urbani, etc.); riconoscere specifiche agevolazioni fiscali (imposte comunali) legate alla nascita di nuove imprese che coinvolgano prevalentemente giovani sotto i 35 anni oppure legate ad una più concreta affermazione del principio di legalità nella città di Agrigento; valorizzare il personale dipendente comunale e ridisegnare i meccanismi incentivanti legati ad un nuovo sistema obiettivi/risultati. In particolare, riqualificare il ruolo e i compiti demandati al corpo della Polizia Locale, valutando anche la congruità dell’attuale dotazione organica; valorizzare attraverso progetti e iniziative il ruolo del volontariato e del terzo settore nel sistema sociale ed economico cittadino; riqualificare il  commercio e l’artigianato cittadino unitamente ad una migliore organizzazione del sistema di mercati rionali; riqualificare il centro storico, il territorio costiero (con una particolare attenzione alle esigenze della frazione balneare di San Leone PUDM) e le attività turistico-ricettive attraverso un nuovo rapporto pubblico-privato; valorizzare le strutture sportive cittadine attraverso il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale, cooperativo e del terzo settore; creare un sistema di domanda consapevole e di offerta integrata, che valorizzi il territorio costiero, il patrimonio archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi e il ricco patrimonio architettonico e artistico della città; innovare le politiche giovanili e urbane favorendo la formazione, l’orientamento e la partecipazione dei giovani al fine di affermare nuove forme organizzate di cittadinanza attiva; Realizzare un “ufficio progettazione per opere pubbliche e progetti di sviluppo”; Realizzare uno “sportello informa Europa” per conoscere le opportunità di finanziamento attraverso i fondi comunitari; rilanciare e rendere il più fruibile possibile, con l’aiuto delle associazioni di categoria, il “centro commerciale naturale Atenea” che comprende la Via Atenea e d’intorni, con la possibilità di estendersi fino a gran parte del centro storico.

Tredici punti che Di Rosa affiancherà al programma elettorale che sta già elaborando insieme ad un gruppo di giovani agrigentini. "La città – ha detto il candidato sindaco – è in mano all'illegalità. Uno dei miei obiettivi sarà quello di ristabilire le regole, così come già fatto da consigliere comunale. Non capisco perché ad Agrigento debbano esserci soltanto 30 regolamenti, molti dei quali risalenti agli anni '80, mentre nelle altre città ce n'è almeno 150. Non mi farò intaccare dai poteri e perseguirò la mia strada. Alcuni mesi fa ho fatto approvare il regolamento per i taxi: Agrigento era l'unica città in cui non si usava il tassametro  e la città in cui non esisteva un regolamento che disciplinasse i mezzi di trasporto più famosi al mondo. Eppure mi chiedo come mai nessuno ha espresso plausi per il raggiungimento di questo traguardo. Evidentemente le forze politiche, quelle sociali e i movimenti hanno già i loro candidati e sono pronti a scendere in campagna elettorale. E allora perché fare un plauso a Di Rosa?".

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il candidato sindaco ha toccato diversi punti nevralgici, come il rigassificatore "per il quale la Snam Rete Gas ha chiesto al Comune di Agrigento l'autorizzazione – finora negata - per il passaggio del gasodotto in città"; o la Sagra del Mandorlo in fiore "che non deve servire a far arricchire i soliti agrigentini, ma deve puntare ad una condivisione più ampia dell'evento, coinvolgendo le famiglie agrigentine e le associazioni, così come avviene nella maggior parte delle kermesse del mondo. Ad Agrigento siamo tutti bravi a fare gli imprenditori con i soldi pubblici"; per poi passare ai tanto discussi premi per i dirigenti comunali: "In caso di mia elezione, il Nucleo di valutazione sarà composto dai rappresentanti degli ordini professionali, che ruoteranno con cadenza annuale. Il sistema finora adottato deve cambiare". 

Giuseppe Di Rosa presenta la sua candidatura

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