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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezioni amministrative 2020, spunta Zambuto, il "quasi" candidato

L'ex sindaco ha giocato bene le proprie mosse ed è rientrato nel dibattito politico dopo anni di totale silenzio

Di lui parlano al momento tutti. In bene o in male. E lui, dal canto suo, lascia che ciò avvenga: "purché se ne parli", si usava dire. Una strategia vincente, al momento, per Marco Zambuto, rientrato con forza nel dibattito politico cittadino praticamente senza aver mosso un dito.

Anzi. Gli è bastato, in un momento in cui nessuno si aspettava si parlasse di campagna elettorale, alzare una mano e dire: "Comunque io sono candidato". Certo, un "quasi" candidato, considerando che al momento non può contare su una coalizione o una forza politica ben determinata (prima era dato come enfant prodige di Di Mauro, ora lo si vuole vicino a Riccardo Gallo) che però sta sfruttando l'onda lunga di quell'annuncio per valutare la risposta della città.

Una strategia che potrebbe funzionare, almeno nel senso di consentirgli di arrivare alla candidatura: sebbene il quadro sia ancora molto "liquido", la debolezza della politica regionale e locale potrebbe portare a vedere in un nome già "pronto" una possibilità da tenere in considerazione, pur tenendo conto che, come si usa dire, ogni cento: "voto per te, te lo giuro' bisogna toglierne almeno 50.

In tal senso Zambuto potrebbe sfruttare, al contrario, quel fenomeno che vuole i candidati che vengono esposti troppo in anticipo, deteriorarsi con il tempo prima del voto, tanto da essere esclusi dalla competizione. Lui vuole invece sfruttare l'eventuale entusiasmo "dal basso" per diventare l'antiFiretto, ruolo al momento non ricoperto da nessuno.

Certo che il sindaco in carica potrebbe sfruttare contro Zambuto il tema del buon governo della città: all'ex primo cittadino potrà agevolmente attribuire (non senza ragione) la responsabilità di alcuni dei problemi dell'amministrazione della città. E questo lo rende, per certi versi, un candidato fin troppo attaccabile.

Intanto intorno regna la confusion: se si vocifera di un appoggio (laico, senza coinvolgimento di partito) di parti del Movimento 5 Stelle alla candidatura di Francesco Picarella, e se l'ex assessore Franco Micciché continua a smentire ogni sussurro che lo vorrebbe candidato con l'area Di Mauro (che al momento gioca in difensiva, pur auto attribuendosi il ruolo di schieramento antifierettiano per eccellenza) l'unica certezza è che alla prossima campagna elettorale si rischia di arrivare già "cotti" prima dello slancio finale.

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