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Rigassificatore ed eolico off shore, Di Rosa: "Siamo stati svenduti"

"Così come il rigassificatore, anche gli impianti off-shore sarebbero disastrosi per la nostra terra. L'assenza della deputazione nazionale e regionale del Pd e dell'assessore regionale nonché vice presidente Mariella Lo Bello non è passata certamente inosservata, hanno svenduto la nostra Sicilia, hanno venduto il nostro patrimonio naturalistico e le nostre città alle multinazionali dell'energia", dice Di Rosa

"Agrigento è stata venduta ai poteri economici che gestiscono anche il loro potere politico, hanno svenduto la nostra terra e si permettono ancora di prendersi gioco di noi. Enel dichiara chiaramente che il rigassificatore si farà e iniziano i lavori per lo sfruttamento del mare Mediterraneo da parte dei danti causa a vari deputati siciliani come Crocetta, Ruvolo, Firetto ed altri ancora".

E' quanto afferma l’ex vicepresidente del Consiglio comunale di Agrigento e candidato a sindaco Giuseppe Di Rosa che, nel ricordare la votazione da parte del Consiglio comunale dell'atto contro l'articolo 38 dello "Sblocca-italia", proposto e votato nel corso della seduta straordinaria proposta e voluto dallo stesso il 10 novembre scorso, ribadisce la propria "ferma critica nei confronti del sistema politico attuale. Alcuni degli interventi dei pochi deputati che hanno avuto la decenza di partecipare al Consiglio mi hanno fatto sorgere il dubbio che Renzi abbia votato da solo la fiducia a sé stesso. Tutti contrari a voce ai provvedimenti contro il territorio agrigentino e siciliano e poi, al momento del voto, tutto viene subordinato agli interessi della politica se non di bottega. Così è avvenuto per lo "Sblocca Italia così come prima è successo per il rigassificatore di Porto Empedocle, con l'Ars incapace di approvare la mozione dei 5 stelle per ottenere lo stop alla costruzione dell'impianto. Il decreto "Sblocca italia" autorizza oltre agli impianti off-shore di estrazione petrolifera, anche l'installazione di due impianti eolici off -shore dinnanzi il mare di San Leone e questo è inaccettabile per la nostra città. Così come il rigassificatore, anche gli impianti off-shore sarebbero disastrosi per la nostra terra. L'assenza della deputazione nazionale e regionale del Pd e dell’assessore regionale nonché vice presidente Mariella Lo Bello non è passata certamente inosservata, hanno svenduto la nostra Sicilia, hanno venduto il nostro patrimonio naturalistico e le nostre città alle multinazionali dell’energia . Non sono passate inosservate le assenze del deputato nazionale nonché  ministro dell’Interno agrigentino Angelino Alfano e l’altra diplomatica del senatore Ncd Marinello presidente della commissione Ambiente che ha dato l’assenso al decreto. Non deve passare inosservata l’assenza del deputato regionale, sindaco di Porto Empedocle e prossimo candidato alla poltrona di primo cittadino della Città dei templi, Lillo Firetto, grande sponsor politico (nonché dirigente Enel) della costruzione del rigassificatore che come dimostrato in aula dal geologo Emanuele Siragusa  sarebbe “una bomba sotto Agrigento” in relazione ai rischi che corre il Canale di Sicilia con le trivellazioni e i rischi morfologici e sedimentari delle faglie e della crosta marina, oltre allo sconvolgimento della flora e fauna marina. Non possiamo continuare a subire. Io ho un sogno, il sogno è di avere una Agrigento turistica e che possano crearsi i presupposti per evitare la fuga dei figli di questa terra, nient'altro. In ultimo, nei giorni scorsi, è apparso con chiarezza come Enel sia intenzionata comunque a proseguire sulla strada per la costruzione del rigassificatore, cercando per di più finanziamenti statali. Quale bluff si vuole nascondere? Perchè si continua a sostenere che il rigassificatore non si costruirà più?  La nostra attenzione non verrà mai meno!".

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