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Covid e cure specializzate, Rossello: “Riconoscere all’ospedale di Ribera lo stato di struttura in zona disagiata”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

La pandemia ha ricordato a tutti noi il valore della salute, ed in particolare l'importanza strategica dei servizi sanitari pubblici. Questi aspetti non trovano riscontro nell'attuale erogazione dei servizi  ospedalieri e territoriali, evidenziando in particolare una mancata integrazione tra di essi.
 
La missione Salute del PNRR serve o dovrebbe servire a colmare il gap infrasttrutturale, di servizi, di risorse umane, nonché maggiori investimenti per i centri studi e ricerca.
 
In questi giorni è tornata alla ribalta delle cronoche la questione sanitaria regionale, particolare scalpore ha suscitato il Piano dell'Assessore alla Salute e del Dipartimento Regionale per la Pianificazione Strategica in merito alla definizione (anche se solo provvisoria) dell'utilizzo delle somme del PNRR relative alla Missione 6 il cui focus strategico è rivolto in buona parte ai servizi territoriali di prossimità, dove sono previsti importanti innovazioni organizzative (Case di Comunità, Ospedali di Comunità, Telemedicina, Centri Operativi Territoriali).
 
Rimanendo in ambito PNRR, il focus della missione non è rivolto esclusivamente alla rete dei servizi territoriali, quindi Case di Comunità, etc..., ma è rivolto anche e soprattutto ad un adeguamento delle reti ospedaliere in virtu' delle disposizioni vigenti, ovvero alle indicazioni previste dal DM 70, ed alla valorizzazione ed al potenziamento della ricerca nel SSN.
 
Il territorio montano e pre-montano dello SNAI a cui afferisce il presidio ospedaliero “FRATELLI PARLAPIANO” necessita oltre che di un'importante investimento nei servizi territoriali e di prossimità anche in servizi di emergenza e urgenza, che al momento vengono erogati dal solo presidio ospedaliero saccense che non riesce a garantire e sostenere il forte stress sanitario.
 
I mini Ospedali di Comunità sono un importante passo verso il potenziamento della sanità pubblica e territoriale. L'esigenza di un mini ospedale di comunità che offre servizi prevalentemente infermieristici, necessita di un Presidio Ospedaliero di Zona Disagiata come potrebbe essere il “FRATELLI PARLAPIANO”, e un DEA di I° livello come il presidio ospedaliero “GIOVANNI PAOLO II” di Sciacca.
 
Il futuro del presidio ospedaliero riberese è il riconoscimento di Ospedale di Zona Disagiata e l'attivazione di quei reparti di specializzazione pneumologica e infettivologica che lo renderebbero ospedale di riferimento di un territorio extra provinciale.
 
L’attivazione dell’Unità di malattie infettive e tropicali presso l’ospedale di Ribera è un importante traguardo raggiunto per l'ampliamento dell'offerta sanitaria territoriale. A questo tassello dovrebbe aggiungersi la nascita di un Centro Regionale di riferimento per la Cura la Ricerca e lo sviluppo di metodologie diagnostiche dedicato esclusivamente alle Malattie Infettive.
 
In virtu' di quanto già premesso, e delle opportunità scaturite dal PNRR, invitiamo e sollecitiamo l'Assessore Regionale alla Salute Avv. Ruggero Razza, il Dirigente Generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica Ing. Mario La Rocca, il Commissario Straordinario dell'Asp Dott. Mario Zappia a definire con atto aziendale il piano strategico di rifunzionalizzione post covid del presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” con l'inserimento nella nuova rete ospedaliera regionale (Malattie Infettive, Pneumologia, Terapia Intensiva e Sub-Intensiva, Medicina, Chirurgia, P.S., Riabilitazione Cardio Respiratoria,…); riconoscere il P.O. di Ribera come Ospedale di Zona disagiata e rivisitare dunque la rete ospedaliera regionale (vedi DM.70);  indire immediatamente nuovi bandi per la dotazione organica mancante e disporre la definitiva adozione della dotazione organica del “FRATELLI PARLAPIANO” attraverso l'indizione di nuovi bandi di concorso a tempo indeterminato o attraverso la mobilità volontaria ed extra-regionale in favore degli ospedali disagiati;  istituire un Centro Regionale di riferimento per la Cura la Ricerca e lo sviluppo di metodologie diagnostiche dedicato esclusivamente alle Malattie Infettive; definire i tempi attivazione del Pronto Soccorso, e se - in prospettiva post Covid - l'attuale P.S. Covid diventi un P.S. ordinario; verifica e presa in carico di una seconda TAC di nuova generazione che dovrebbe essere nella disponibilità del Fratelli Parlapiano.
 
È un’opportunità che potrebbe rappresentare un’occasione unica per dotare i comuni appartenenti all’area interna SNAI Sicani di un presidio sanitario di prossimità e di un presidio ospedaliero di zona disagiata, in modo da poter garantire finalmente un adeguata offerta sanitaria al territorio montano e pre-montano.
 
In questi anni sono state depositate diverse mozioni e risoluzioni in favore del presidio ospedaliero riberese, è arrivato il momento di prenderne atto e assumersi la responsabilità politica del fare, nell'unico interesse della comunità montana e pre montana.

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