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Barbera si dimette, la reazione del Pdl agrigentino

"Delusione umana e non di certo politica", scrivono i vari responsabili del partito, che...

In seguito alle dimissioni di Giovanni Barbera dal partito del Popolo delle libertà, attraverso una lunga lettera al coordinatore nazionale Angelino Alfano, il Pdl agrigentino risponde con una nota firmata dai responsabili del partito, Francesco Alfano, Roberto Calì, Fabio Cordova, Alessandro Sollano, Franco Galvano, Carmelo Callari.

Una lunga pagina di motivazioni per i quali il Pdl si ritiene deluso dal comportamento di Barbera, uscente dal partito e pronto, come ha dichiarato, a ricominciare dal sindaco Marco Zambuto. "Delusione umana e non certo politica - si legge - perché l’azione amministrativa già intrapresa dal sindaco uscente è proprio quella che Barbera ha criticato duramente sottolineandone l’inadeguatezza. Delusione considerato il profilo di chi accusa i 'poltronisti' dimenticando forse il contorto iter personale. Delusione perché, a proposito di poltrone, la folgorazione di Barbera e soci sulla via di Damasco viene compensata da un posto di assessore, da un posto di revisore dei conti al Consorzio universitario e da un posto di revisore dei conti all’Ato Gesa 2".

"Delusione umana e non certo politica -
continua il Pdl agrigentino - in considerazione del modo in cui Barbera ha guidato il coordinamento cittadino del Pdl, più attento a ricercare visibilità personale che intento a definire una linea progettuale del partito per Agrigento. Delusione per chi, dopo avere aspramente attaccato Marco Zambuto, oggi, candidamente e con enfasi, dichiara di volere ripartire dal sindaco di Agrigento".

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