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L'INTERVENTO: Arnone: "La candidatura di Sgarbi un volano per gli agrigentini"

Il presidente regionale dei comitati civici per la Sicilia e vice sindaco di Licata, Giuseppe Arnone, interviene al termine della due giorni di Vittorio Sgarbi tra Licata e Agrigento.

“E’ stata una due giorni con Sgarbi molto intensa tra Licata e Agrigento dove si è parlato di arte, cultura, territorio e politica avendo incontrato tantissima gente. Oggi dopo l’incontro con la stampa e le associazioni giovanili e culturali penso che in una politica sempre più debole di personaggi e contenuti, bisogna saper scegliere i candidati migliori per competenza e qualità progettuale, le sollecitazioni che una parte consistente di agrigentini liberi da ogni condizionamento partitico e che sono sdegnati dalle politiche melliflue dei partiti nazionali, possono essere rappresentati dall’autorevole figura di Vittorio Sgarbi, certamente una figura che supera i recinti dei partiti e delle stantie segreterie con oscuri personaggi che svolazzano di qua e di là alla ricerca di carriere facili ma che non hanno prodotto nulla per lo sviluppo del territorio, nessuna azione degna di nota. E’ palese ormai che ci sono tanti cittadini che vogliono votare ed eleggere un Sindaco capace e che sia volano di idee e progettualità che possano avere ricaduta sull’intera popolazione. Io dico ai tanti agrigentini che vogliono un’alternativa a questa amministrazione uscente, che si può uscire dal pantano, si possono avere punti di riferimento credibili e spendibili, che Sgarbi ama profondamente la Sicilia e gli agrigentini, che sta lavorando a un progetto per internazionalizzare Agrigento, attraverso la sua storia, che si può scardinare il bunker della Regione Siciliana e dello Stato centrale, Sgarbi ha preso consapevolezza che i comuni vanno rilanciati con iniziative che aprono ai privati per attirare investimenti, non per succhiare il sangue con servizi pubblico-privato come l’Ato rifiuti e l’Ato idrico. Il presente di Agrigento è lo specchio del passato con bellezze naturali e artistiche che vanno gestite meglio, altro che fotovoltaico che spunta da tutte le parti e non crea indotto e vantaggi per gli autoctoni. Sgarbi può essere una rottura alle tante lobby locali ormai in netto contrasto con il comune sentire del cittadino . Se Sgarbi dovesse candidarsi e gli agrigentini eleggerlo democraticamente sarebbe il punto di non ritorno per i troppi professionisti della politica del niente, sul centro storico, l’arredo urbano e la valorizzazione dei beni culturali sarebbe una freccia che aprirebbe con un progetto di apertura culturale e mentale Agrigento fuori dalle polemiche provinciali e di bottega".

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