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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consiglio comunale: Approvato ed esecutivo il bilancio di previsione

Ventidue voti favorevoli, uno contrario e un astenuto al momento della votazione

Il Consiglio comunale di Agrigento, nella seduta di ieri sera, ha approvato a maggioranza il bilancio di previsione per l’esercizio in corso. Il provvedimento di programmazione finanziaria e contabile è immediatamente esecutivo. Prima dell’approvazione, il presidente del Consiglio comunale Francesco Alfano, ha letto una nota, inviata dalla Corte dei Conti, nella quale veniva rimarcata la mancata approvazione del bilancio di previsione con la conseguente convocazione, per il prossimo 18 novembre, dell’Amministrazione per il “deferimento per il mancato adempimento da parte del Consiglio comunale”. Il presidente Alfano ha sottolineato che “l’ufficio risponderà alla nota motivandola con tutti gli atti che si sono succeduti e resi necessari al fine di accelerare, da parte dell’Esecutivo, l’iter di trasmissione in Consiglio del provvedimento contabile”; subito dopo è stato avviato il dibattito da parte del consigliere Cirino, presidente della commissione Bilancio, che ha nel suo intervento ha dichiarato che “dopo la relazione dei dirigenti e dei revisori dei conti che hanno evidenziato la riduzione dei trasferimenti regionali e statali, una buona e sana amministrazione, per portare avanti il bilancio avrebbe dovuto mettere in atto nuove iniziative finanziare in modo da compensare i minori trasferimenti che, a causa della crisi economica, non vengono erogati ai comuni. Questo bilancio – ha continuato - è uno dei peggiori degli ultimi dieci anni poiché sono stati tagliati fondi a servizi vitali della nostra città come quelli destinati alla viabilità e alla solidarietà. Non possiamo parlare di risanamento finanziario perché l’amministrazione non ha intrapreso nessuna iniziativa per fare introitare nuove somme come la commissione bilancio ha indicato e specificatamente attraverso le  parck card e le concessioni edilizie in sanatoria. Pertanto, ha sottolineato Cirino, è colpa dell’amministrazione che ha presentato questa proposta nel mese di ottobre e dunque possiamo parlare di consuntivo e non di bilancio previsionale con la conseguenza che questo Consiglio viene spogliato dalla sua principale funzione e cioè dare  indirizzo all’Amministrazione. Pertanto il parere non favorevole”.

Subito dopo ha preso la parola il vicepresidente Marchetta che ha affermato che “siamo chiamati ad approvare il bilancio in una situazione surreale perché in data 15 novembre ci troviamo uno strumento contabile in cui la quasi totalità delle spese sono impegnate. Per cui vuoi per la normativa che aveva prorogato i termini, vuoi per altre circostanze, mi chiedo cosa votiamo questa sera in quanto stiamo prendendo atto di un quadro già definitivo”. Marchetta ha aggiunto che “l’equilibrio del bilancio è subordinata  alla certezza delle entrate e che lo stesso non è stato gestito in modo efficace. Ritengo che il Consiglio dovrebbe andare avanti con un preconsuntivo per cui, noi del Mpa, riteniamo che sia inserito un emendamento tecnico che porti al ribasso gli oneri di urbanizzazione o degli accertamenti Ici. Se tale proposta verrà presa in considerazione per un senso di responsabilità e per un aspetto tecnico noi siamo  responsabilmente portati ad esitare positivamente il bilancio”.

Il consigliere Hamel nel suo intervento ha chiarito ha “sollevato una sorta di pregiudiziale politica nel senso che il bilancio è l’unico adempimento nel quale il Consiglio può esprimere il giudizio sulle scelte ma portarlo il 15 di novembre lo priva dal confronto politico. Incertezze - ha continuato - che caratterizzano questa proposta soprattutto nelle entrate che devono essere consolidate. Incertezze per quando riguarda i costi e tutta una serie situazioni  che si verificano perché non vi è una visione globale dell’ente e, pertanto, non voterò questo bilancio di previsione”.

Al termine del dibattito, la Presidenza, ha comunicato ai consiglieri in Aula che sono stati presentati complessivamente sette emendamenti di cui cinque tecnici; dopo le dichiarazioni dei firmatari dei due presentanti dai consiglieri comunali Salsedo e Burgio, che hanno ritirato i suddetti aggiustamenti al bilancio, tutti gli emendamenti tecnici sono stati approvati a maggioranza. Subito dopo è stata sollevata una questione tecnica per via di una differenziazione contabile nella delibera riguardante il programma triennale delle opere pubbliche precedente adottata. Dopo una sospensione dei lavori, il dirigente di Ragioneria, confortato dai pareri del direttore generale e del collegio dei Revisori dei Conti, ha elaborato un emendamento tecnico che in pratica sana la situazione contabile venutasi a creare; tale emendamento è stato approvato all’unanimità. Successivamente, è stata la consigliere Vita che ha letto un documento firmato dalle componenti politiche del Mpa, del Fli, e di Forza del sud nel quale è stato sottolineato che “in considerazione del dibattito in Aula e considerato che il bilancio è stato trasmesso in ritardo, i rappresentati dei tre partiti esitano favorevolmente il bilancio come  atto dovuto e per il proseguimento dell’attività auspicano che in tempi brevi l’amministrazione proceda alla stesura della proposta degli equilibri di bilancio in modo da appurare l’effettività e la definitiva realizzabilità degli equilibri di bilancio. Il voto favorevole per un fatto tecnico”.

Subito dopo il consigliere Calì, capogruppo Pdl,  ha manifestato “il voto favorevole per senso di responsabilità e per non lasciare senza bilancio l’Amministrazione della Città, rilevando che trattasi quasi di un bilancio consuntivo che di previsione”; il consigliere Arnone,infine, ha annunciato il voto di astensione “perché intendo rimarcare una presa di distante da uno stato di cose che mi appaiano negative. Cani randagi in via Garibaldi, Villaggio Peruzzo senza illuminazione, pochi fondi per i biglietti scolastici per gli alunni che usufruiscono dei mezzi pubblici per raggiungere le scuole sono alcune delle deficienze che formano un quadro preoccupante per quanto riguarda il bilancio dell’ente. Dal punto di vista politico, gli ultimi mesi, mi hanno convinto molto poco”.

A fine dibattito ha preso la parola il sindaco Marco Zambuto che ha sottolineato di “aver raccolto le sollecitazioni dal dibattito, i problemi e le difficoltà di un bilancio che si fa in questa data ma non per colpa dell’amministrazione ma a seguito delle manovre finanziarie dello Stato e della Regione che hanno influito sulle scelte che poi sono state fatte a livello degli enti locali con una consistente riduzione dei trasferimenti nazionali e  regionali. Comprendo –ha continuato il sindaco - le dichiarazioni che sono di 'campagna elettorale', però onore alla verità vuole che diciamo le cose che abbiamo fatto insieme, affrontando una situazione davvero drammatica dal punto di vista finanziario. Ci possiamo vantare del fatto che non abbiamo aumentato di un euro le tasse ai cittadini. Abbiamo pagato debiti pregressi pagati per un ammontare complessivi di oltre 26 milioni e non dimentico quello che ha fatto il Consiglio; ho apprezzato i toni e questi sono i fatti che scrivono una storia importante per questa Città e per questa Amministrazione e vi ringrazio per quello che abbiamo fatto insieme in questi anni.”

Subito dopo la presidenza ha messo ai voti il bilancio: 22 voti favorevoli (Amato, Callari, Vita, Burgio, Calì, Lo Presti, Miccichè, Sollano, Cirino, Vella, Alfano, Di Nolfo, Saeva, De Francisci, Salsedo, Marchetta, Raccuia, Lauricella, Civiltà, Calabrese, Principato Galvano A.n.), uno contrario (Hamel), un astenuto (Arnone). Assenti Virone, Vaiana, Galvano F., Cordova, Cumbo. Come detto la delibera è immediatamente esecutiva su proposta del consigliere Calabrese che, tra l’altro, ha proposto  lo scioglimento del Consiglio comunale.

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