Amministrative 2012: Arnone: "Pennica è l'avversario perfetto"
Il candidato chiede le primarie al Pd, si presenterà con una lista civica, pensa i programmi e...
Redazione
13 gennaio 2012 08:20
"Avvocato come me, ma con una storia opposta alla mia. Io, per mia scelta, sono l'avvocato delle vittime e dei deboli. Lui l'avvocato che difende tutti, soprattutto i potenti". Risponde così Giuseppe Arnone al nome del possibile avversario alle elezioni comunali, Salvatore Pennica. "L'avversario perfetto per me", lo definisce Arnone. Considerazioni di natura professionale o forse personale.
- Stiamo parlando di elezioni, la polemica personale non interessa all'elettorato. Dal punto di vista politico che avversario potrebbe essere Pennica?
"Politicamente Pennica non esiste. Quando faceva politica era con Democrazia cristiana, con Mannino. Parliamo di un'esperienza che risale a molti anni fa, finita intorno al '96, mi pare. Siamo due avvocati - ripete Arnone, mentre prende un taxi nel cuore di Roma - ma io in più ho una storia politica. Io sono il punto di riferimento politico della maggioranza che governa alla Regione".
Inizia ad assumere i tratti del candidato che vuole vincere e usa già i toni del vincente, con quel tocco di superbia, tipico del linguaggio da campagna elettorale.
Si presenterà alle elezioni con una lista civica senza sigla di partiti. "Voler bene ad Agrigento" il suo slogan elettorale. Obiettivo per il quale il consigliere comunale sta lottando è innanzitutto rivolto alle primarie del Pd ad Agrigento. Attualmente Arnone si trova a Roma, alla sede del Pd nazionale per una serie di incontri con gli esponenti del partito (oggi l'incontro con Bersani). Il consigliere comunale, che quest'anno non ha avuto la tessera, vuole essere a tutti i costi un candidato del Pd. "Facciamo le primarie, massimo strumento democratico, e vediamo chi vince. A quel punto, chi vince si prende il partito".
Nel frattempo si fa strada da solo con i programmi e inizia a delineare la lista civica e i primi nomi di possibili assessori, Cinzia Schinelli e Giuseppe Scimè, annunciati già nei giorni scorsi. "Nessuno meglio di me conosce i problemi di questa città", ci dice quando gli chiediamo dei punti del suo programma, i quali sono: "attuazione del piano regolatore generale; espansione turistica nella fascia costiera meridionale; centro storico, realizzare un regime convenzionale con le banche per finanziare, con l'aiuto della Regione il recupero degli edifici; bilancio comunale; combattere l'abusivismo sul territorio comunale; rifacimento della rete idrica".
Con o senza primarie, Giuseppe Arnone sarà uno dei certi candidati a sindaco della città di Agrigento.
- Stiamo parlando di elezioni, la polemica personale non interessa all'elettorato. Dal punto di vista politico che avversario potrebbe essere Pennica?
"Politicamente Pennica non esiste. Quando faceva politica era con Democrazia cristiana, con Mannino. Parliamo di un'esperienza che risale a molti anni fa, finita intorno al '96, mi pare. Siamo due avvocati - ripete Arnone, mentre prende un taxi nel cuore di Roma - ma io in più ho una storia politica. Io sono il punto di riferimento politico della maggioranza che governa alla Regione".
Inizia ad assumere i tratti del candidato che vuole vincere e usa già i toni del vincente, con quel tocco di superbia, tipico del linguaggio da campagna elettorale.
Si presenterà alle elezioni con una lista civica senza sigla di partiti. "Voler bene ad Agrigento" il suo slogan elettorale. Obiettivo per il quale il consigliere comunale sta lottando è innanzitutto rivolto alle primarie del Pd ad Agrigento. Attualmente Arnone si trova a Roma, alla sede del Pd nazionale per una serie di incontri con gli esponenti del partito (oggi l'incontro con Bersani). Il consigliere comunale, che quest'anno non ha avuto la tessera, vuole essere a tutti i costi un candidato del Pd. "Facciamo le primarie, massimo strumento democratico, e vediamo chi vince. A quel punto, chi vince si prende il partito".
Nel frattempo si fa strada da solo con i programmi e inizia a delineare la lista civica e i primi nomi di possibili assessori, Cinzia Schinelli e Giuseppe Scimè, annunciati già nei giorni scorsi. "Nessuno meglio di me conosce i problemi di questa città", ci dice quando gli chiediamo dei punti del suo programma, i quali sono: "attuazione del piano regolatore generale; espansione turistica nella fascia costiera meridionale; centro storico, realizzare un regime convenzionale con le banche per finanziare, con l'aiuto della Regione il recupero degli edifici; bilancio comunale; combattere l'abusivismo sul territorio comunale; rifacimento della rete idrica".
Con o senza primarie, Giuseppe Arnone sarà uno dei certi candidati a sindaco della città di Agrigento.
Redazione
13 gennaio 2012 08:20
