Nessun passo indietro: Forza Italia chiede al sindaco "un cambio di passo"
I consiglieri comunali Simone Gramaglia, Carmelo Cantone e Giovanni Civiltà: "Le tante problematiche preesistenti sono rimaste sepolte sotto il tappeto impolverato dell’inefficacia dell’azione amministrativa"
Nessun passo indietro. Non da Forza Italia che rivendica d'aver posto "una questione politica", chiedendo "un cambio di passo che ancora non c'è stato", e va allo scontro con toni forti: "Non accettiamo lezioni di lealtà, nessuno ci può obbligare o peggio, imporre, di subire supinamente e passivamente uno stato di cose che, a nostro modo di vedere, non può andare bene". Non sembrano esserci, non al momento, pezze per potere ricucire il "matrimonio" con il sindaco Franco Micciché e gli altri esponenti della maggioranza.
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"Sappiamo di avere toccato un nervo scoperto, cosa che ha portato ad una reazione scomposta sia del primo cittadino che di altri gruppi della coalizione di maggioranza - scrivono i consiglieri comunali di Forza Italia Simone Gramaglia, Carmelo Cantone e Giovanni Civiltà - . Gli slogan retorici del tipo 'se non si condivide l’operato del sindaco, allora, conseguenzialmente, bisogna lasciare gli incarichi amministrativi', manifestano la pleonasticità della visione politico-amministrativa che attanaglia, fin dall’inizio, alcune frange della maggioranza. Noi abbiamo posto e poniamo un problema politico sostanziale, non formale, e non ci lasciamo certo intimidire da frasi ed atteggiamenti frutto di sindrome da prevaricazione ed albagìa. I cittadini hanno dato fiducia al sindaco ed alle forze che lo sostengono, perché si auguravano un cambio di passo, che purtroppo, finora, non c’è stato. Le tante problematiche preesistenti sono rimaste sepolte sotto il tappeto impolverato dell’inefficacia dell’azione amministrativa. Nulla è migliorato, nulla è cambiato! Noi abbiamo chiesto e chiediamo, a gran voce, che il sindaco si riappropri della conduzione politico-amministrativa del Comune, senza vassalli, valvassori e, soprattutto, deus ex machina. Chi non comprende il senso della nostra critica costruttiva e propositiva se ne faccia una ragione e, in particolare, - concludono i consiglieri - faccia un bagno di umiltà, riflettendo sulle nostre sollecitazioni per il bene della collettività".