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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Covid-19, Musumeci tira dritto e scrive a Conte: "Qui meno contagi, pronti a riaprire più attività"

In una lettera le richieste del governatore siciliano, che farà squadra con gli omologhi di centrodestra delle altre Regioni per una proposta "ampia e convergente"

Il governatore siciliano, Nello Musumeci, sta lavorando a una lettera da inviare al premier Giuseppe Conte, per chiedere nell'Isola il riavvio di alcune attività "in considerazione del minor numero di contagi". A renderlo noto è l'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, che oggi, proprio su indicazione del presidente Musumeci, ha sentito in videoconferenza le associazioni di categoria dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Un confronto utile ad elaborare un documento contenente non solo le criticità dell'ultimo Dpcm, ma anche i possibili percorsi di ripartenza in sicurezza, che sarà consegnato proprio al governatore.

Nelle scorse ore, il governatore non ha fatto mistero del suo disappunto per le norme che entreranno in vigore dal prossimo 4 maggio. Ponendosi, di fatto, in linea con molto settori produttivi dell'Isola che invocano con forza la riapertura prima dei termini previsti da Roma.

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A fargli eco, lo stesso Turano per il quale "il nuovo Dpcm è stato per tutti una doccia fredda, in particolare per le categorie produttive siciliane che non saranno in grado di resistere a un prolungamento del lockdown. La situazione è insostenibile - spiega Turano - ho chiesto alle associazioni in tempi strettissimi un documento che indichi non solo le criticità del Dpcm ma anche dei percorsi possibili di ripartenza ispirati al principio della gradualità e del recepimento delle fondamentali misure di sicurezza e di distanziamento sociale". Il documento sollecitato dall'assessore alle Attività produttive sarà consegnato al presidente della Regione che sta lavorando a una missiva da inviare al premier per consentire il riavvio di alcune attività in considerazione del minor numero di contagi.

Musumeci punta anche a una "alleanza" con i governatori di centrodestra per "giungere a una proposta ampia e convergente per invitare il presidente Conte a modificare le preannunciate disposizioni della 'fase 2'". I rappresentanti delle Regioni si confronteranno domani in videoconferenza.

"Le misure annunciate per il 4 maggio - prosegue Musumeci - lasciano scontenti tutti: settentrionali e meridionali, chi per l'apertura e chi per la chiusura e si muovono poi in evidente contraddizione. In Sicilia non abbiamo grandi fabbriche, ma una diffusa presenza di piccole e medie imprese nel commercio, nel turismo, nell'artigianato e nei servizi. Metterle in condizioni di lavorare, nel rispetto assoluto delle norme di sicurezza, è un dovere del governo nazionale. Se proprio non vuole farlo, autorizzi le Regioni ad adottare le misure che risultino compatibili con la situazione epidemica locale".

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