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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bilancio, Gibilaro: "Tante tasse, ma pochi servizi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

“Ritengo doveroso ed opportuno – scrive in una nota stampa il Consigliere comunale Gerlando Gibilaro -  che gli Agrigentini assimilino i termini della discussione che ha portato all'approvazione del Bilancio Consuntivo 2015.

Gli interventi che meritano di essere menzionati sostanzialmente sono quelli dell'Assessore al Bilancio Dott. Giovanni Amico e dei Revisori dei Conti.

L'Assessore Amico fondamentalmente ci ha spiegato che l'Ente si trova in una situazione finanziaria critica (circa 89 milioni di euro di debiti) e che l'eventuale dichiarazione di Pre-dissesto, anche se necessaria, non sarebbe sufficiente!

I Revisori dei conti hanno illustrato ai Consiglieri una serie di criticità tra cui, per alcune voci, uno “scostamento” del 90% tra il previsionale e il consuntivo!

La presa d'atto di queste dichiarazioni in Aula, per alcuni, ha sortito lo stesso effetto di qualsiasi persona che ingerisce “l'acqua cu zuccaru”, cioè niente!

Il Consigliere Gibilaro,  preso atto della situazione finanziaria, ha ricordato, nel suo intervento, che ad oggi gli agrigentini pagano i tributi locali ai massimi livelli previsti dalla legge, senza avere, in alcuni casi, i servizi e nei casi in cui vengono erogati, non sono neanche corrispondenti agli standard Europei, ricordando nel contempo che gli agrigentini corrispondono al Sindaco e alla sua Giunta il massimo dell'indennità prevista dalla Legge.

Nella seduta dedicata alla discussione e approvazione del Consuntivo 2015, Gibilaro ricorda di avere ribadito che in questi mesi l'Amministrazione poteva attivare una serie di procedure tecniche e amministrative, a partire dalla riduzione del 50% delle indennità di carica, nonché una serie di interventi su diversi settori, per avviare l'Ente verso una strada virtuosa, oppure, dimettersi.
Ironicamente Gibilaro ha anche proposto di vendere i Templi sostituendoli con delle fotocopie per risanare il Bilancio di Agrigento e, perché no, anche di Porto Empedocle!

Da parte dell'Amministrazione comunale si è registrato un silenzio tombale.

Quindi - conclude il Consigliere Gibilaro - ad oggi gli agrigentini pagano i tributi locali ai massimi livelli previsti dalla legge, corrispondono al Sindaco e alla Giunta il massimo dell'indennità prevista dalla legge; l'eventuale dichiarazione di pre-dissesto è necessaria, ma non è sufficiente per portare il Comune in una situazione di equilibrio finanziario; i Consiglieri comunali sono consapevoli dello stato in cui trova il Comune di Agrigento relativamente alla situazione economico finanziaria e con l'approvazione del Consuntivo e del prossimo Bilancio di previsione, non potranno disconoscere la reale situazione e la piena e totale responsabilità individuale che ne potrebbe derivare.

Gibilaro, al fine di tutelare gli interessi della collettività, formalmente invita l'Ufficio di Presidenza a trasmettere il deliberato consiliare alla Corte dei Conti.

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