Il presidente del movimento civico "Mani pulite", Peppe Di Rosa, ha scritto al prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, per informarlo «della vicenda relativa al servizio "scorta" autoassegnata dal sindaco di Agrigento»
Giuseppe Di Rosa, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Agrigento, oggi rappresentante del movimento "Mani libere", torna a parlare di rifiuti dopo avere sollevato la problematica nel giorno in cui si chiuse la gara per l'aggiudicazione del nuovo bando, lo scorso 28 maggio
«Mentre l'Unesco classifica la Valle dei Templi tra le eccellenze mondiali riconoscendo la straordinaria integrità ed autenticità del sito archeologico, non alterato da invasive operazioni di restauro insignendola anche della "Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale", la Devu che finora interessa solo diciotto siti italiani, ad Agrigento la politica ci consegna rigassificatore, l'inceneritore, le trivelle e le pale eoliche nel mare di San Leone», dice Di Rosa
«Il Comune di Agrigento è forse l'unico comune in Sicilia a non aver diramato una ordinanza di allerta meteo in tempo per chiudere le scuole, solo alle 23 circa il sindaco si è “degnato” a farlo ed ha utilizzato la sua pagina Facebook. Gravità inaudita la mancata emanazione da parte del sindaco dell’ordinanza». Lo afferma in una nota Peppe Di Rosa per il movimento cittadino "Mani libere"
Il presidente del comitato civico "Mani Libere", Giuseppe Di Rosa ha diffidato l'Amministrazione con una lettera con la quale chiede entro e non oltre 15 giorni l'immediata applicazione della Legge regionale che prevede l'istituzione del servizio di vigilanza e salvataggio per le spiagge libere siciliane
«L'Amministrazione Firetto prenda subito posizione: la deputazione agrigentina regionale e nazionale ha votato si alle trivelle, adesso è tutta al governo di città con il loro candidato, prendano posizione». Lo afferma Peppe Di Rosa per il Movimento cittadino "Mani libere"
Il commento del candidato sindaco Giuseppe Di Rosa
A sollevare la questione dei fondi usati per l'intervento di consolidamento e restauro è il candidato sindaco Peppe Di Rosa per il quale «non serve aggiungere nulla, bastano le foto»
I candidati al Consiglio comunale della lista "Cambiamento" a supporto del candidato sindaco Peppe Di Rosa, rendono pubblico agli elettori che hanno firmato un documento con il quale si impegnano sin da ora in caso di elezione, a rispettare le norme regolamentari
Cinque dei sette candidati sindaco al Comune di Agrigento hanno rilasciato ciascuno un'intervista ad AgrigentoNotizie in vista delle elezioni amministrative. L'intervista a Giuseppe Di Rosa
Per il candidato emergerebbero delle "incongruenze" ravvisabili nella "commistione" rappresentata dalla presenza a sostegno di Lillo Firetto di "abusivi" della Zona A e ambientalisti, e da quella di consiglieri comunali uscenti e manifestanti e promotori della manifestazione #noisiamoaltro
Oltre a presentare i tre che comporranno l'eventuale squadra di governo, Peppe Di Rosa ha anche illustrato parte di programma inerente ai settori della Solidarietà sociale, della gestione del personale e al funzionamento della macchina burocratica
«Per il patrimonio culturale e paesaggistico di Agrigento c'è futuro se esso risulta essere importante per quanti lo frequentano nel territorio in cui si trova, scoprendone e riscoprendone i possibili sistemi di relazione con la vita di tutti i giorni. Esso diventa ancora più importante se lo si considera partendo dai valori cui si ispira la comunità che a esso è storicamente e geograficamente più vicina». Lo afferma il candidato sindaco Peppe Di Rosa
"Ma cosa fa la deputazione regionale oltre a fare campagna elettorale? Dimettetevi! Agrigento crolla inesorabilmente e sembra non interessare a nessuno", ha detto il candidato sindaco
Questa la denuncia del candidato sindaco Peppe Di Rosa che, documenti alla mano, racconta di come un pezzo del giardino di Villa Genuardi sia stato venduto a una struttura alberghiera prossima senza, secondo quanto riferisce, il necessario rispetto delle norme, senza un bando pubblico, senza un decreto del presidente della Regione che doveva ratificare l'atto di compravendita
