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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pubblicati i trasferimenti, la delusione di una docente: "Sede provvisoria per i meno fortunati"

L'agrigentina Giovanna Vaianella, docente della scuola primaria Dusmet Doria di Catania: "Restituiteci la speranza"

"Ieri sono stati pubblicati i tanto sospirati trasferimenti. Tanta l’attesa e la speranza e, purtroppo, di più la delusione. Infatti, dopo attenta analisi di lettura dei bollettini salta all’occhio che il trasferimento è possibile solo se in possesso di precedenze".

Inizia così la lunga lettera dell'insegnante Giovanna Vaianella, docente della scuola primaria "Dusmet Doria di Catania".

"Lungi dal criticare la veridicità delle suddette mi preme, comunque, stimolare una riflessione attenta e compiuta sui tanti docenti pendolari con età compresa tra i 50 e gli oltre 60 anni, come me, costretti ancora a viaggi di centinaia di chilometri al giorno.
A questa particolare categoria si aggiunge, e non va dimenticata, quella dei docenti più giovani anche loro affetti da stress, ormai, patologico. Quest’ultimi hanno, infatti, figli piccoli che esigono premure ed attenzioni che, spesso, sono impossibilitati a dare, delegando nonni, zii eparenti. Questi docenti, che ogni mattino ci alziamo alle quattro per prendere un treno o un pullman o, ancora peggio, a prendere un pullmino gestito da privati con costi che superano i 400 euro per raggiungere da Agrigento le provincie di Catania, Palermo, Ragusa, siamo centinaia".

L'insegnante aggiunge: "Siamo persone alle quali non verranno mai riconosciuti giuridicamente i malesseri e le patologie correlati all’età o allo stress; non verrà, cioè, loro riconosciuto mai lo status di persona “malata” con precedenza al trasferimento. Noi persone “sane” non avremo mai nessuna precedenza; ormai non contano più neanche i titoli e i servizi. Se in questo paese si garantiscono i Diritti a tutti, perché non riconoscere le precedenze al 50%? Ai meno fortunati, se lo sono veramente, si
può sempre garantire l’assegnazione provvisoria di una sede. Soltanto così, si restituirebbe la speranza a chi viaggia da decenni e rende un servizio fondamentale alla comunità intesa in senso ampio".

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