"Donare il sangue serve a garantire la salute a chi soffre", nuovo appello dell'Adas
Presenti all'iniziativa i donatori di Agrigento, Grotte, Palma di Montechiaro, Casteltermini, Castrofilippo, Favara, Raffadali, Porto Empedocle, Sant’Angelo Muxaro e Canicattì
L'Adas ha rilanciato l'appello alla donazione del sangue per garantire la salute a quanti soffrono. "Il sangue non si fabbrica, può solo essere donato, basta pensare a questo e capire che abbiamo la grande possibilità, con un piccolo gesto, di salvare vite umane". Si è svolta venerdì, alla biblioteca comunale "La Rocca" di Agrigento, la “Giornata del donatore di sangue” organizzata proprio dall'associazione donatori autonoma sangue e patrocinata dal Comune di Agrigento.
Sono intervenuti Silvio Lo Bosco dell'Asp; Pasquale Gallerano, dirigente Medicina trasfusionale dell'ospedale "San Giovanni di Dio"; Gaetano Amodeo, responsabile del settore donatori Centro trasfusionale dell'ospedale; Giuseppe Capobianco, medico responsabile delle autoemoteche dell’Adas che hanno illustrato il valore e l’importanza della donazione del sangue per garantire la salute degli ammalati e un ottimale servizio dell’azienda sanitaria. L’amministrazione comunale è stata rappresentata dall’assessore Nello Hamel che, da donatore e fondatore dell’associazione Adas, ha espresso il proprio plauso alle attività che si continuano a portare avanti nonostante le crescenti difficoltà. Erano presenti anche i donatori di Agrigento, Grotte, Palma di Montechiaro, Casteltermini, Castrofilippo, Favara, Raffadali, Porto Empedocle, Sant’Angelo Muxaro e Canicattì che hanno ricevuto delle benemerenze per il numero di donazioni effettuate. Hanno allietato la serata il soprano Alida Capobianco e il pianista Giuseppe Francolino. Toccante è stata la declamazione della poesia “Lu Dunaturi” scritta e declamata da Calogero Rinollo sulla donazione e sui donatori.