Centri antiviolenza, sette nuove strutture regionali in arrivo in provincia
Si tratterà di veri e propri centri di prima accoglienza a cui potranno rivolgersi le donne per segnalare abusi, stalking o maltrattamenti
Diventano realtà in Sicilia i nuovi sportelli d'ascolto che il governo Musumeci ha voluto istituire per offrire un sostegno alle donne vittime di violenza: sette di questi saranno in provincia di Agrigento.
Il dipartimento regionale della Famiglia ha approvato infatti la graduatoria definitiva dei progetti che saranno finanziati, ciascuno, con un importo massimo di dodici mila euro: le somme, già nei prossimi giorni, potranno essere liquidate ai beneficiari.
"Tagliamo un traguardo che ci stava particolarmente a cuore - spiega il presidente della Regione che ribadisce l'importanza di «dare vita, in tutta l'Isola, a una rete capillare in grado di fornire un adeguato sostegno a donne, spesso madri di famiglia, che hanno un disperato bisogno di affrancarsi da un'esistenza in cui dominano inaccettabili soprusi e un profondo disagio".
Le strutture, sostenute economicamente dalla Regione, si troveranno a Licata, Sciacca, Bivona, Casteltermini, Ribera, Canicattì e San Giovanni Gemini.
Si tratterà di veri e propri centri di prima accoglienza a cui potranno rivolgersi le donne per segnalare abusi, stalking o maltrattamenti e dai quali le stesse vittime riceveranno le indicazioni necessarie per avviare i percorsi per la loro tutela e, laddove necessario, l'invio delle stesse presso i centri e le strutture antiviolenza per la messa in sicurezza.