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“EducAgrigento, comprendere il passato per costruire il futuro”: il nuovo progetto degli architetti

L'iniziativa è rivolta ai ragazzi, fra gli obiettivi quello di rendere più decoroso il centro storico

Gli architetti avviano per i ragazzi il progetto “EducAgrigento, comprendere il passato per costruire il futuro” con la finalità di insegnare ai bambini a essere consapevoli dell’ambiente e del territorio, perseguire e pretendere “qualità e bellezza” dei luoghi che abitano e responsabilizzarli "affinché siano attenti e desiderosi di proteggere l’ambiente, tutelare gli spazi urbani e i beni comuni".

Il progetto, realizzato con la sinergia di Legambiente e il patrocinio del Comune e dell’Arcidiocesi di Agrigento, si pone due ambiziosi obiettivi: rendere Agrigento “città educante” e iscriverla, al pari di una decina di città site sul territorio nazionale, alla Rete delle “città educative”, ovvero luogo di relazione, d’identità, di memoria e di benessere collettivo, secondo quanto previsto dalla “Carta delle città educative” e rendere il centro storico a misura di cittadino per la giornata dedicata alla fase conclusiva del progetto e, in tal senso, chiedere all’Amministrazione comunale di istituire, proprio nei pressi della Cattedrale, la zona a traffico limitato.

EducAgrigento è stato presentato questa mattina, nella sede dell’Ordine degli Architetti, dal presidente Alfonso Cimino e da Raffaella Giambra, referente di Legambiente.

Presenti don Giuseppe Pontillo, direttore dei Beni ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Agrigento, Gerlando Riolo, assessore comunale alle Politiche sociali, e le dirigenti Anna Gangarossa, dell’istituto comprensivo Agrigento Centro, ed Enza Lonobile, dell’istituto comprensivo Esseneto.

Il progetto “EducAgrigento Comprendere il passato per costruire il futuro”, in questa prima edizione, si rivolge agli alunni delle classi terze della scuola elementare, agli studenti delle prime classi della scuola media degli istituti comprensivi Agrigento Centro ed Esseneto, per un totale di 8 classi e circa 160 alunni, e ai ragazzi della terza classe dell’istituto Ancelle Riparatrici.

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