Rassegna Sounday, domenica la band "Nkantu d’Aziz"
Dopo Umberto Porcaro, Palermo torna sul palco del Sounday. Stavolta, però, attraverso una band: gli Nkantu d’Aziz si esibiranno per la rassegna della Drogheria domenica 27, e porteranno in scena uno spettacolo interamente ispirato alle atmosfere dell’ultimo lavoro discografico: "Meglio la terra". Si tratta di un “concept album frutto di un'intensa sinergia con Francesco Moneti e i Modena City Ramblers. Una vera e propria provocazione con la quale ci si chiede se non sia meglio tornare ai valori di un tempo“, come è stato definito da PalermoToday. A suonare a Licata saranno tre componenti della formazione palermitana guidata da Totò Grilletto, cantante e autore dei testi del gruppo. “Meglio la terra - assicura il frontman - è un album dal sound molto ricercato. Si percepisce la maturazione compositiva e la crescita artistica di ognuno di noi. In più, abbiamo voluto ad ogni brano aggiungere una special guest che ha lasciato il proprio personale contributo. Siamo orgogliosi di questo lavoro che speriamo piacerà”.
Dalla domenica successiva, precisamente il 4 dicembre, Sounday cambierà musica: si passerà, infatti, dal new blues del torinese Buzzy Lao, al rock dei 12bbr, fino all’elettronica dei romani Leila e dei palermitani Montoya.
Nkantu d’Aziz. Un incanto che dura da millenni, da quando il primo arabo chiamò Palermo Aziz, “splendore”, è il motivo insistente a cui Totò Grilletto, cantante e autore dei testi della band, ha voluto dar voce, colore, musica. Totò, si diceva, poeta, compositore e chitarrista giramondo, le sue radici le ha sempre portate con sé. Quando è ritornato a casa, la sua Palermo, siciliana ed albanese (di Piana degli Albanesi, di cui è per metà originario), l'idea che la conoscenza delle proprie origini non dovesse essere un lusso di pochi, lo ha spinto a pensare ad un progetto ambizioso che permettesse di far arrivare la storia di quella terra al cuore dei suoi abitanti. Allora ingaggia amici e musicisti, fonda la sua piccola orchestra e inizia ad infuocare la gente e a conquistare le piazze con ritmi tarantolati e balcanici nutriti di racconti e leggende, cavalcati da quei personaggi in bilico tra mito e realtà che compongono l'immaginario siciliano.
Nel 2011 pubblicano il loro primo album, "Mi porteranno via”, registrato con la MyGroove Italia allo Zen Arcade di Catania, sotto la direzione artistica di Toni Carbone (direttore artistico, tra gli altri, di Denovo, Mario Venuti, Carmen Consoli, Tinturia, Franco Battiato) e realizzato con la collaborazione di diverse special guest, a cui ha fatto seguito il video del singolo “Giuliano” e un tour per le principali piazze siciliane e anche nazionali.
A novembre 2013 la band, ancora sotto la direzione artistica di Toni Carbone, registra il suo secondo singolo, “L’uomo pesce”, seguito, ad aprile 2014, da un videoclip ufficiale. Il brano, in perfetto stile Nkantu d’Aziz, è una tarantella che narra la storia del mito di Colapesce, creatura leggendaria mezza uomo e mezza pesce che, secondo il mito, si sostituì ad una delle tre colonne che si dice reggano la Sicilia. Il brano vede la partecipazione di diverse special guest: Francesco “Fry” Moneti – violinista e chitarrista dei Modena City Ramblers, Angelo Spataro – batterista dei Tinturia, Filippo “Fifuz” Alessi – percussionista dei Qbeta, Aida Satta Flores – cantautrice.
A luglio 2015 esce il secondo album, “Meglio la terra”, registrato presso i GPA Studios di Palermo, sotto la produzione dello stesso Francesco Moneti, ricco di collaborazioni: proprio nel brano che dà il nome al disco troviamo la partecipazione di Davide “Dudu” Morandi – voce dei Modena City Ramblers, e poi Giuseppe Milici, Aldo Oliveri, Loredana La Rò – voce degli Swingrowers – e tanti altri.
Gli Nkantu d'Aziz sono quindi pronti a ripartire, combat folk nelle mani, per scatenare le folle con il loro nuovo ed energico sound: non ci sarà mai da stare fermi ai loro concerti. Appuntamento, quindi, a domenica 27 novembre, alle 21.30, alla “Drogheria”, in Corso Roma 22 a Licata.