Agrigento, il teatro Pirandello applaude gli idoli indiscussi Leblanc e Chiappucci
Il sabato delle due ruote, festeggiato dai grandi del ciclismo. Il tributo al mai dimenticato Marco Pantani, i ricordi e le emozioni dei due corridori, ma anche musica e recitazione
Serata di gala al teatro Pirandello. Il sabato delle due ruote, festeggiato dai grandi del ciclismo Leblanc e Chiappucci. Il tributo al mai dimenticato Marco Pantani, i ricordi e le emozioni dei due corridori, ma anche musica e recitazione.
L'artista Andrea Vanadia infiamma il Pirandello: con il suo ritmo reinventato con delle percussioni fatte da secchi e pentole, l'agrigentino raccoglie applausi dal teatro Pirandello. Leblanc e Chiappucci hanno osservato tutto attentamente, per poi raccontare emozioni e pezzi di vita vissuta.
"Come ho iniziato? Facevo il calciatore ma poi mio padre mi regalò una bicicletta e da li nacque tutto" spiega il diablo Chiappucci. "Ho vissuto momenti belli e meno belli, Agrigento rimarrà sempre nel mio cuore, malgrado qui ci sia uno dei miei più grandi rimpianti".
Storia diversa quella raccontata dal campione del mondo Leblanc: "La mia passione nacque da una tragedia: ebbi un incidente con mio fratello, lui morì e io per riabilitarmi dovetti andare in bici. Diventai campione del mondo - racconta un emozionato Leblanc - ma dedico tutto alla mia famiglia, a mio padre e mia madre che mi hanno sempre sostenuto".
La serata si è conclusa con la premiazione dei due atleti, premi consegnati dai giornalisti Stelio Zaccaria e Angelo Gelo. L'evento è stato presentato da Egidio Terrana.