"Segno-Colore-Materia": nuova mostra d'arte contemporanea di Francesco Anastasi e Patrizia Prado
Una nuova mostra di arte contemporanea all’ex Collegio dei Filippini: s’intitola “Segno-Colore-Materia”.
La cerimonia inaugurale è in programma venerdì 19 novembre alle 16,30.
“La città di Agrigento - dice il sindaco Franco Miccichè - è culla di cultura fin dai tempi classici e si apre ad un evento di grande importanza culturale dedicato all’arte pittorica del maestro palermitano Francesco Anastasi e della professoressa agrigentina Patrizia Prado con una doppia mostra antologica ricca di emozioni e coinvolgente nei contenuti. Per Anastasi l’architettura, i mercati, la grazia della femminilità, la natura rigogliosa della nostra terra sono trasformati attraverso l’arte in un momento di contemplazione e di bellezza. Per Patrizia Prado, nostra concittadina, è evidente come il valore della libertà nell’arte non possa prescindere dalle profonde radici culturali e della storia personale di chi crea. Solo la tradizione classica, i colori del territorio e la spiritualità millenaria della Sicilia hanno potuto dare sostegno e forza al linguaggio di un’artista in cui la nostra terra si rispecchia con orgoglio”.
“Il senso del bello che caratterizza il maestro Anastasi – ha aggiunto l’assessore alla cultura Costantino Ciulla – ha portato quest’anno nella nostra comunità importanti testimonianze artistiche, attraverso la seconda edizione del Trofeo Luigi Pirandello e la prima del Trofeo Valle dei Templi. Adesso è il momento di conoscere la sua pittura da vicino e con una lettura ampia e articolata. Avere al Collegio dei Filippini questo duplice evento, la personale di Anastasi e la ricca mostra antologica della professoressa Patrizia Prado, significa allargare la proposta culturale di Agrigento comprendendo la modernità di una ricerca impegnata, non solo coinvolgente per forme e colori. Agrigento è uno scrigno di archeologia, arte antica e religiosa ancora viva vissuta nel tessuto urbano, ma anche e soprattutto dimostra capacità di dialogo con il mondo dell’oggi, tra domande, suggestioni e risposte che solo la sensibilità degli artisti ci possono anticipare”.
“La mostra di Francesco Anastasi – spiega il critico e curatore Massimiliano Reggiani - è articolata in tre sezioni, scelte per approfondire il tema dello spazio e del corpo. I luoghi della socialità, siano essi mercati o architetture, dove i corpi nel proprio vivere quotidiano hanno dato forma allo spazio, creando percorsi protetti dall’ombra dei tendoni dove presentare al commercio i propri tesori, presentare la natura in forma geometrica e ordinata. "La femminilità di donne che sembrano specchiarsi, che sanno di essere guardate, che s’immergono scherzose nel soffio del vento allargando i capelli in una spuma leggera o si abbandonano al riposo incuranti della propria prorompente sensualità. Corpi nel fiore degli anni oppure scavati dal tempo ma sempre fecondi e aperti alla vita.
La naturalezza che nella sua disordinata opulenza è ricondotta a vibranti tessiture di luce e colore: siano onde del mare, ritmate da azzurri e turchesi, pale di fico d’India coronate di frutti vermigli o pesci ancora guizzanti raccolti sul fondo di una rete.
Di fronte alle opere della professoressa Patrizia Prado – come conclude il curatore - possiamo cogliere alcune costanti che derivano da linguaggi contemporanei ma riassemblati, tradotti in una personalissima voce. Il gesto prevale, la superficie dipinta ne è il risultato: guardare quei segni fa sentire la fisicità, la presenza dell’artista. Le opere ci raccontano come diari l’universo emozionale di chi le ha create”.