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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rete ospedaliera e medicina del territorio, l'appello della Cgil: "Serve integrare"

La Funzione pubblica ha organizzato, per il 9 maggio, un corso di formazione su "Benessere organizzativo, orario di lavoro e stress lavoro correlato in sanità"

"Benessere organizzativo, orario di lavoro e stress lavoro correlato in sanità". E' il corso di formazione, per le professioni sanitarie, organizzato dalla  Fp Cgil Sicilia che si terrà martedì prossimo, 9 maggio, all'ospedale San Giovanni di Dio. A darne annuncio è il segretario regionale della Funzione pubblica siciliana Alfonso Buscemi che dichiara di essere onorato per la scelta della sede di Agrigento da parte della segreteria regionale. "Sarà l'occasione per dare il benvenuto ai tanti lavoratori che tutti i giorni operano nella sanità pubblica per garantire, nonostante le carenze di personale, i continui tagli ed i pesanti ritardi decisionali, servizi sanitari rispettosi della dignità e dei bisogni dei cittadini".

In questi giorni si è sviluppato un dibattito attorno alla rete ospedaliera approvata qualche settimana fa. "Per quanto ci riguarda - spiega Buscemi - abbiamo semplicemente preso atto che con il decreto Balduzzi non c'erano margini per migliorare l'offerta sanitaria regionale. Anzi, sembra che si voglia tornare indietro persino dalle dichiarazioni di intenti poiché si assiste ad un depotenziamento degli ospedali senza il rilancio della medicina territoriale. Tant'è che in Sicilia chi ha un problema va subito in ospedale. La rete ospedaliera è un pezzettino del sistema sanitario e va immediatamente integrata con la medicina del territorio diversamente neanche il migliore dei pronto soccorso sarebbe sufficiente. Così come si ha necessità di una rete della emergenza ed urgenza (118) pienamente integrata al complessivo contesto sanitario con un soggetto erogatore 'pubblico'. Quindi, mettere in rete emergenza ed urgenza - territorio-rete ospedaliera. Senza tutto ciò si può dire sempre di più - ha concluso il segretario regionale della Funzione pubblica siciliana, Alfonso Buscemi, - che si vuole affermare una politica che avvantaggia soltanto il privato e così il diritto alla salute sarebbe solo a pagamento. In questo quadro a rimetterci oltre ai cittadini ci sono i lavoratori. Non ci saranno migliaia di concorsi, tanti operatori scappano fuori l'isola chi rimane è sempre più stressato demotivato". 
                                
 

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